PIANO PAESAGGISTICO REGIONALE PER
USCIRE DALLE FONTI FOSSILI E SALVAGUARDARE AMBIENTE,SALUTE E ECONOMIE LOCALIROTONDELLA 13 02 2019
COMUNICATO NOSCORIE TRISAIA
La
Basilicata è una regione ricca di acqua che alimenta le economie di 4 regioni
basate sull' agroalimentare e la cultura. Inoltre la regione è già un hub per
le energie rinnovabili. A cosa serve distruggere e consumare altro territorio e
l'ambiente per estrarre greggio producendo tonnellate al giorno di
rifiuti per arricchire società private e multinazionali?
L’assessore
regionale Petrantuono aveva promesso l'adozione del Piano Paesaggistico
regionale, soprattutto per fermare l'invasione delle trivelle, le
ricerche e le estrazioni di idrocarburi, per tutelare i bacini idrici , le
falde , le aree agricole e le bellezze paesaggistiche dell’intera
regione.
Al
termine di questa legislatura chiediamo all'assessore e alla giunta regionale
di approvare il Piano Paesaggistico, soprattutto per salvare il salvabile, come
atto concreto nei confronti dei lucani che auspicano un futuro diverso per
questa terra, per continuare ad investire per il bene di tutta la comunità.
Le
giunte presiedute dagli ex presidenti Pittella e De Filippo riconoscano i
propri errori. Hanno puntato sulle fonti fossili (incompatibili ambientalmente
ed economicamente con il nostro territorio) , senza comprendere la grande
potenzialità per le comunità delle fonti rinnovabili che sarebbero potuti
diventare bene comune in una democrazia dell’energia e non speculazione del
nostro territorio. Lo mostrano con chiarezza tutti i dati statistici: la
Basilicata si è impoverita negli ultimi due decenni, l'occupazione è calata
mentre l’emigrazione non si è mai fermata, nonostante il petrolio. Ma anche i
governi nazionali non sono stati meno responsabili di quelli regionali: hanno
sacrificato il nostro territorio nell'interesse nazionale. L’illusione del
petrolio ha fortemente svilito e impoverito i settori produttivi tradizionali
un tempo trainanti per la nostra economia, quali l'agricoltura e il turismo, ma
hanno svilito anche la nostra cultura e bellezza della nostra terra, ridotti ad
una sorta di palcoscenico per colossal cinematografici e marketing dell'effimero
e del virtuale.
Alcuni
territori che hanno puntato invece sulle economie locali, sul turismo e sulla
cultura, si guardi al materano e al metapontino, mostrano effetti positivi
rispetto ad altre aree della Basilicata con economie di scala, come quello
della coltivazione della fragola, che da sola occupa più di 5000 addetti: cifre
che i fautori del fossile ( ivi compreso certo sindacato pro - trivelle ) fanno
finta di non conoscere.
O i
dati turistici che vedono Matera con circa 450.000 presenze e la fascia jonica
che raggiunge la ragguardevole cifra di oltre 1.200.000 presenze nel 2017 (dati
Apt).
Aver
votato a livello regionale a favore dello sblocca Italia non ha di certo
migliorato la situazione sulle scelte e decisioni territoriali . Un
motivo in più per programmare un futuro questa volta diverso del
nostro territorio in modo eco compatibile ed eco sostenibile.