sabato 25 ottobre 2025

VITO E LINA ORLANDO GLI OCCHI E LA MEMORIA DI POLICORO - RACCONTA POLICORO 26esima Puntata 2025 10 25

 VITO E LINA ORLANDO 
GLI OCCHI E LA MEMORIA DI POLICORO 
RACCONTA POLICORO 26esima Puntata  
POLICORO 2025 10 25


RACCONTA POLICORO, 26esima Puntata

𝐕𝐢𝐭𝐨 𝐞 𝐋𝐢𝐧𝐚 𝐎𝐫𝐥𝐚𝐧𝐝𝐨, 𝐠𝐥𝐢 𝐨𝐜𝐜𝐡𝐢 𝐞 𝐥𝐚 𝐦𝐞𝐦𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐝𝐢 𝐏𝐨𝐥𝐢𝐜𝐨𝐫𝐨
Quando arrivò a Montalbano dalla Sicilia, Vito Orlando portava con sé solo una valigia, una macchina fotografica e un sogno. Era un giovane curioso, con la luce negli occhi — la stessa che, più tardi, avrebbe imparato a catturare attraverso l’obiettivo.
A Montalbano conobbe Lina, una ragazza del posto dal sorriso gentile e dallo sguardo deciso. Fu un amore immediato, di quelli che si riconoscono prima ancora di parlarsi. Insieme decisero di costruire qualcosa di nuovo, di lasciare un segno.
Negli anni ’60, quando Policoro muoveva i suoi primi passi — una città giovane, ancora tutta da scrivere — Vito e Lina aprirono la prima ottica e fotografia del paese “Cine Foto Ottica Orlando”.
Il negozio era piccolo, con le pareti color crema e il profumo di carta fotografica e lucidante per lenti. Dietro il bancone, Vito sistemava con cura le montature; Lina, con la sua calma gentile, accoglieva i clienti come amici di sempre.
Vito non era soltanto un ottico: era un narratore silenzioso.
Con la macchina fotografica raccontava i volti e i gesti di una comunità che cresceva.
Matrimoni, prime comunioni, feste di paese, inaugurazioni — ogni scatto era un frammento della memoria collettiva di Policoro.
Ancora oggi, molte famiglie conservano le sue foto in bianco e nero come piccoli tesori: testimoni di un tempo semplice, ma pieno di speranza.
Col passare degli anni, quel negozio divenne un punto di riferimento.
Non si entrava solo per scegliere un paio di occhiali o ritirare delle stampe, ma per scambiare due parole, per un sorriso.
Vito e Lina conoscevano tutti, e tutti si sentivano un po’ di casa. Ogni cliente usciva con qualcosa in più: non solo una foto o un oggetto, ma un ricordo.
Quando aprirono il negozio, fu come vedere un sogno che cresceva insieme alla città che li aveva accolti.
All’inaugurazione arrivò persino Pippo Baudo, celebre volto della televisione italiana, a testimoniare l’importanza di quell’impresa familiare.
Una fotografia di quel giorno — scattata, naturalmente, da Vito stesso — resta ancora oggi una delle immagini più care della storia cittadina.
Con il tempo, Policoro crebbe, cambiò, si modernizzò, ma i volti che raccontano la nascita della città, la sua infanzia e la sua giovinezza, portano la firma discreta di Vito Orlando.
Le sue fotografie non sono solo immagini: sono finestre sul tempo, racconti di una comunità che ha imparato a guardarsi e a riconoscersi.
Vito e Lina non erano semplicemente due commercianti: erano custodi di sguardi, costruttori di memoria.
Lei, con la sua dolcezza e il suo ordine; Lui, con la sua curiosità e la sua arte.
Insieme hanno regalato a Policoro qualcosa di prezioso: la possibilità di ricordarsi da dove viene.
Oggi, chi passa davanti a quei negozi o sfoglia un vecchio album di famiglia, non può non sentire la presenza discreta di Vito e Lina — due pionieri che, con amore e dedizione, hanno messo a fuoco non solo gli occhi delle persone, ma anche l’anima di un’intera città.
Ad un anno dalla scomparsa della “signora Orlando”, ricordiamo con affetto la sua memoria.
Tutte le fotografie che raccontano la storia di Policoro, immortalate da Vito, sono custodite con cura nel suo archivio storico, a preservare il patrimonio e i ricordi della nostra città.
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​​​​​​​​​​​ 𝐒𝐢𝐥𝐯𝐢𝐨 𝐅𝐚𝐥𝐜𝐨𝐧𝐞







#VitoLinaOrlando, #SilvioFalcone,