UGL MATERA
Crisi Covid-19, Giordano:
”Cosa resterà nel materano”.
Matera 2020 04 23
“La stretta creditizia non
accenna ad allentarsi. Il Governo regionale se sta’ intervenendo con una
politica industriale e di sviluppo, necessita soprattutto far pressione su un
sistema bancario lucano che è alquanto incapace di erogare più credito e a
costi accessibili a livello territoriale alle nostre Pmi. Siamo in una delicata
fase dove ora il Sud, in particolare la Basilicata, devono ripartire e non per
aspetti campanilistici, ma per giustificati motivi di carattere sanitario,
visto siamo tra le regioni con il più basso tasso di contagiati. Con la ripresa
a margine dell’avvio della fase2, già vi sono segnali che parlano di imprese
lucane che stanno pagando un prezzo pesante sulla crisi”.
Lo afferma il segretario
provinciale dell’Ugl Matera, Pino Giordano per il quale, “Bisogna rapidamente
mettere in campo strumenti incisivi per sostenere le imprese per trasformarsi e
difendere l’occupazione. Nel 2019 i fallimenti decretati dal Tribunale di
Matera hanno abbondantemente raggiunto le cifre a due numeri, e questo è grave
per una provincia piccola. Incominciare a pensare di sostenere piccole e medie
imprese, liberi professionisti, lavoratori autonomi che già facevano fatica a
sopravvivere prima del coronavirus e che oggi vedono minata la possibilità di
futuro. Colpito il settore del commercio, edilizia, servizi, artigianato e
industria. I provvedimenti adottati sinora dalla Regione Basilicata sono
importanti e preziosi ai fini di un ristoro per le microimprese e i
professionisti, ma purtroppo non pienamente sufficienti nell'ottica della
gestione della fase2 e quindi di una normale riapertura delle realtà economiche
quando sarà terminata l’emergenza. A fronte di tali dati, l’Ugl manda alle
Istituzioni, un segnale forte e chiaro sulla crisi. I numeri che oggi si
registrano nel nostro territorio provinciale, sono da bollettino di guerra: si
attivi e attui un Piano Socio Economico contro la crisi, con misure specifiche
e provvedimenti immediatamente operativi in favore di professionisti e
microimprese. Le banche non aiutano, bisogna sbloccare liquidità per il tessuto
produttivo, tutelare i proprietari degli immobili locati e i fornitori di beni
e servizi. Nel materano sono centinaia i tavoli di crisi che però sono solo la
punta dell'iceberg di una progressiva devastazione da Coronavirus. Ora –
conclude Giordano – per l’Ugl c'è bisogno non più di singoli tavoli ma di
un'unica piattaforma, che investa questo Governo non solo delle questioni
legate alla salvaguardia di un singolo settore ma della impellenza di politiche
di rilancio di interi comparti lucani che già erano in essere ed oggi, più che
mai rischiano di sparire definitivamente. Concretamente occorre dare liquidità
alle imprese ed alle famiglie, anche a fondo perduto. Molti lucani, in questo
momento discutono di argomenti come aiuti sugli affitti commerciali e
artigianali, insieme a quelli privati visto che è tutto bloccato dai
commercianti e artigiani che non hanno entrate. Un pensiero anche a chi in una
famiglia lavora solo uno o si arrangia per una giornata di lavoro. Molte di
queste categorie il prossimo mese non potranno pagare più niente”.
Matera, 23 aprile 2020
Ufficio
stampa Ugl Matera