sabato 23 agosto 2025

A GAZA LA CARESTIA NON È PIÙ UN PERICOLO, MA UNA REALTÀ. E ISRAELE LA USA COME UN’ARMA DI GUERRA 2025 08 23

A GAZA LA CARESTIA NON È PIÙ UN PERICOLO, MA UNA REALTÀ. E ISRAELE LA USA COME UN’ARMA DI GUERRA 2025 08 23

A Gaza la carestia non è più un pericolo, ma una realtà. E Israele la usa come un’arma di guerra.
Il nuovo rapporto dell’Ipc, organismo internazionale sostenuto dall’Onu, parla chiaro: a Gaza City si muore di fame. Secondo le stime, la malnutrizione travolgerà altre zone della Striscia entro poche settimane.
Oltre mezzo milione di persone vive già in condizioni definite “catastrofiche”. Più di un milione affronta livelli d’emergenza. E a fare di più i conti con gli effetti letali della malnutrizione sono centinaia di migliaia di bambini.
Le Nazioni Unite parlano di una tragedia interamente “creata dall’uomo”. Per il segretario generale Guterres si tratta “un disastro morale e un fallimento dell’umanità”. Il responsabile Onu per i diritti umani Turk è ancora più netto: “Usare la fame come metodo di guerra è un crimine”.
Tel Aviv però nega. Bolla il dossier dell’Icp come “un’enorme bugia”. “Nessuna carestia, nessuna politica della fame”, rilancia il governo di Netanyahu sui social, rivendicando l’ingresso di “oltre 2 tonnellate di aiuti nella Striscia dall’inizio della guerra”. Una versione che, però, contrasta con i dossier Onu, con i report di oltre cento organizzazioni indipendenti e con le testimonianze dirette da Gaza.
Nel frattempo, le agenzie delle Nazioni Unite rilanciano il loro appello: un cessate il fuoco immediato per lasciare spazio a corridoi umanitari senza ostacoli.
Il mondo di #InMezzora















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