sabato 30 agosto 2025

DALLA POZZOLANA DI PIAZZA RIPOLI AL GRANDE BOCCIODROMO COMUNALE: TRA LE MANI DI GIOVANNI LERRA È PASSATO “UN PEZZO” DI FUTURO DI POLICORO -23a puntata RACCONTA POLICORO 2025 08 30

  RACCONTA POLICORO 23a puntata 
DALLA POZZOLANA DI PIAZZA RIPOLI 
AL GRANDE BOCCIODROMO COMUNALE: 
TRA LE MANI DI GIOVANNI LERRA È PASSATO 
“UN PEZZO” DI FUTURO DI POLICORO

POLICORO  2025 08 30



RACCONTA POLICORO - 23a puntata
𝐃𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐩𝐨𝐳𝐳𝐨𝐥𝐚𝐧𝐚 𝐝𝐢 𝐩𝐢𝐚𝐳𝐳𝐚 𝐑𝐢𝐩𝐨𝐥𝐢 𝐚𝐥 𝐠𝐫𝐚𝐧𝐝𝐞 𝐁𝐨𝐜𝐜𝐢𝐨𝐝𝐫𝐨𝐦𝐨 𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐚𝐥𝐞: 𝐭𝐫𝐚 𝐥𝐞 𝐦𝐚𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐆𝐢𝐨𝐯𝐚𝐧𝐧𝐢 𝐋𝐞𝐫𝐫𝐚 𝐞̀ 𝐩𝐚𝐬𝐬𝐚𝐭𝐨 “𝐮𝐧 𝐩𝐞𝐳𝐳𝐨” 𝐝𝐢 𝐟𝐮𝐭𝐮𝐫𝐨 𝐝𝐢 𝐏𝐨𝐥𝐢𝐜𝐨𝐫𝐨
Giovanni Lerra è un giovane operaio edile. Ama il suo lavoro, si impegna e non rifiuta mai qualche incarico che gli viene proposto. È apprezzato da tutti, è umile ma sa il fatto suo, precisione e programmazione sono le sue armi vincenti.
All’età di 8 anni, conosce la ragazza dei suoi sogni, Orestina, una giovane vivace e determinata, che gli fa perdere la testa e che ritroverà a Policoro soltanto dieci anni dopo, quando lei tornerà da Torino. Dopo quell’incontro avvenuto dieci anni prima, Giovanni non vuole più perdere di vista la sua musa, quindi, nel giro di poco tempo ci si fidanza e la sposa.
Giovanni e Orestina sono felici, innamorati. Lui quando ha un po’ di tempo libero passa qualche ora in piazza Ripoli, c’è un campo di pozzolana e ghiaia dove, in compagnia dei suoi amici, si ritrova a giocare ad uno sport finora solamente visto in tv, le bocce.
Giovanni mai avrebbe pensato che da quel campo di pozzolana sarebbe nata una delle sue passioni più importanti, passione che ben presto condividerà anche con sua moglie Orestina.
La vita di questa coppia innamorata procede a gonfie vele, vivono nel pieno fermento dello sviluppo della città di Policoro che sta diventando sempre più grande, sempre più ricca, sempre più popolata. Intanto cresce anche il numero delle loro amicizie, legate principalmente a quello sport ancora poco conosciuto ma tanto apprezzato da un gruppo di persone che, lentamente, aumenta.
Spesso, infatti, Giovanni e Orestina amano trascorrere il proprio tempo in compagnia dei loro amici che, come loro, amano giocare a bocce e ogni tanto, la domenica, si ritrovano presso un ristorante giù al mare, di nome “La Faraona” dove oltre a mangiare c’è anche la possibilità di giocare a bocce.
Per Giovanni e Orestina è bello stare insieme ai propri amici e sfidare se stessi, colpo su colpo, centimetro dopo centimetro, sperando, tiro dopo tiro, di arrivare sempre più vicino al boccino.
Il tempo volerà via in fretta, Policoro crescerà affermandosi come città più promettente del Metapontino e insieme con la città crescerà anche la famiglia Lerra che, da due componenti arriva a quota cinque con la nascita dei tre figli Marianna, Antonella e Rocco.
In una Policoro in pieno fermento ci sono tanti lavori, sia pubblici che privati, in cui appare la mano, l’impegno e la fatica di Giovanni Lerra, operaio sempre più specializzato nell’edilizia. A questo punto Giovanni comincia a sognare, mettendolo poi seriamente in atto, di aprirsi un’impresa edile tutta sua in maniera tale che possa da solo scegliere i lavori e le commesse migliori.
Lavoratore instancabile e padre premuroso, Giovanni è anche un marito che ama condividere con la moglie tutte le sue passioni. Oltre alle bocce, infatti, Giovanni e Orestina condividono anche l’amore per il ballo. Ecco che, sia loro che tanti altri giovani della Policoro della fine degli anni ’70, durante gli inverni, frequentano piacevolmente il Roboball, un locale su via Puglia che oltretutto ha al suo interno un bel campo di bocce al chiuso, che ben presto diventerà il posto perfetto in cui trascorrere delle ore liete all’insegna dello sport e del ballo.
Giovanni vede aumentare il numero di persone che si appassionano alle bocce e sogna che, prima o poi, possa consacrarsi nell’olimpo degli Sport con la S maiuscola.
E questo succederà negli anni ’80 quando nella città d’Ercole, grazie al contributo del CONI, viene costruita l’attuale sede del Bocciodromo, accanto al Municipio su piazza Aldo Moro, un luogo che nel tempo diventerà la casa di tutti gli amanti delle bocce.
Giovanni Lerra, con i suoi amici di sempre, quelli della “pozzolana” di piazza Ripoli, sarà tra i fondatori dell'Associazione bocciofila Città di Policoro. Un movimento nato quasi 50 anni fa dalla passione di alcuni amici e oggi strutturatosi con una famiglia che vanta tantissimi iscritti e che è parte integrante della società con le tante attività, una su tutte quella dedicata ai ragazzi “speciali” del Centro Smile che sono in pista a fare sport, divertendosi e Giovanni sarà per anni il loro tecnico.
Amato, benvoluto, sempre di supporto a tutti.
Purtroppo, un anno fa, Giovanni ci ha lasciato, inchiodando nei cuori di tutti quelli che l’hanno conosciuto, il suo splendente ricordo, lasciando la sua Orestina pochi mesi prima del loro 50esimo anniversario di matrimonio.
In suo onore, il 5/6 e 7 Settembre a Policoro si è svolto il primo Memorial “Giovanni Lerra”, organizzato dai suoi famigliari, in particolare da Rocco, suo figlio, ieri suo compagno di squadra e oggi Presidente della Polisportiva.
La storia di Giovanni Lerra rivive negli appassionati delle bocce ma si interseca anche incredibilmente con la crescita della nostra città visto che negli anni 2000 fu proprio la sua “Impresa Lerra” a far parte del team di costruzione e manutenzione dell’Anfiteatro del Parco dei Giardini Murati, straordinaria opera urbanistica riconsegnata, proprio in nell’estate 2025, alla comunità di Policoro dopo un restyling lungo due anni.
Ed è per questo che, sia al Bocciodromo che ai Giardini Murati, in questi giorni sembrerà di immaginarlo lì, davanti alle sue passioni, con la stessa tenacia di sempre, a cercare di avvicinarsi alla perfezione usando calma e controllo, le qualità del miglior atleta.








#BocciodromoComunale, #GiovanniLerra, 



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