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venerdì 27 settembre 2024

ROTONDELLA, “IL BALCONE SULLO IONIO” DI ANTONIO CONTE ROTONDELLA 202 09 27

ROTONDELLA, 
“IL BALCONE SULLO IONIO” 
di ANTONIO CONTE
Stile: romanzo ambientato di fantasia
ROTONDELLA 202 09 27


Sofia camminava leggera tra le strette viuzze del centro storico di Rotondella, con i lunghi capelli bruni che ondeggiavano sotto il vento caldo del Mediterraneo. 

Quel giorno, il sole si specchiava nelle acque lontane del Mar Ionio, offrendo lo spettacolo che dava al paese il nome di “Balcone sullo Ionio”. 

Era un angolo di Basilicata che sembrava sospeso tra cielo e mare, un piccolo borgo incastonato sulla cima di una collina, a 576 metri sul livello del mare, in provincia di Matera.

Mentre ammirava il panorama mozzafiato che si estendeva fino alle spiagge, sentì una voce. Un accento che non era locale, ma affascinante.

“È ancora più bello di quanto immaginassi,” disse un giovane uomo, con lo sguardo perso nel paesaggio.

Sofia si voltò e incontrò lo sguardo di Jean-Luc, un avvocato parigino famoso per la sua eleganza e il suo talento. 

Aveva sentito parlare di lui, un uomo che era riuscito a guadagnarsi una reputazione incredibile nella capitale francese, ma che era venuto a Rotondella per un motivo personale e segreto.

“Benvenuto a Rotondella,” disse Sofia, sorridendo. “È la prima volta che visiti questo angolo di Basilicata?”

Jean-Luc si avvicinò con un sorriso affascinante. “Sì, ma sono già innamorato di questo posto. 

Mi hanno detto che lo chiamano il ‘Balcone sullo Ionio’. 

C’è qualcosa di così avvolgente nella sua bellezza.”

Sofia annuì, orgogliosa del suo paese. “Siamo meno di 2.500 abitanti, ma il nostro cuore è grande come il panorama che vedi. 

La nostra storia è antica, le tradizioni forti. 

Qui la vita scorre lentamente, ma ogni cosa ha un sapore speciale.”

Mentre camminavano lungo le strade acciottolate, Sofia raccontava a Jean-Luc delle tradizioni locali. 

“Ogni anno celebriamo la festa di San Rocco, con processioni che si perdono nelle stradine strette e luminose, e i piatti tipici della cucina lucana che riempiono l’aria con il profumo del pane fatto in casa, dei peperoni cruschi, e della nostra zuppa di legumi.”


#AntonioConte,


mercoledì 14 ottobre 2020

IL BALCONE DELLO IONIO di Domenico Friolo Rotondella 2020 10 14

IL BALCONE DELLO IONIO
di Domenico Friolo
Rotondella 2020 10 14


Ritornavo verso Rotondella,

il potente propulsore della mia auto,
divorava i tornanti alberati.
Salivo, nel mentre tutt'intorno,
cresceva la visione del sottostante
in un vario e bellissimo panorama.
Già oltre la gola tra Valsinni e Colobraro,
in lontananza, vedevo l'irto monte Alpi,
a fargli da spalla, a destra verso nord
un pò più in là: il brullo monte Raparo.
Spostavo lo sguardo lentamente verso destra,
a valle, vedevo l'ampio alveo del fiume Sinni,
Il suo greto disegnava un grande largo arco.
Sull'altra sponda del fiume: i calanchi.
In alto si stagliava Colobraro: sentilella del Sinni
sulla sua destra, appariva un sito orientale
un antico insediamento detto "Rabatana"
da cui si originò Tursi, poi il santuario di Anglona,
alle sue spalle a oriente, la valle dell'Agri,
dominata da Montalbano, adagiato su un pianoro
affacciato a ovest pericolosamente, sù un calanco.
Già, i calanchi, spogli e bianchi anche verso Pisticci
e verso l'abbandonata Craco con il suo torrione.
Lo sguardo si posava su Ferrandina ed oltre,
luoghi affacciati sulla valle del Basento,
oltre la valle del fiume, in alto giacevano
Miglionico e Pomarico, poi le alture Materane,
le Murge, la terra di Bari, il mare Adriatico
e fino alla penisola Balcanica, a volte visibile
se illuminata da ovest, dal sole pomeridiano.
Là luminosità dell'astro aiutava lo sguardo
nel vagare, frugando nel lontano panorama,
anche il cielo sereno, faceva la sua parte,
e dopo, il mio sguardo scivolava a est
ad ammirare la penisola Salentina,
fino alla sua estremitá, dove l'Adriatico
fonde le sue acque con quelle dello Ionio,
quindi, osservando a ritroso questo mare,
appariva Taranto bellissima, in riva al suo golfo
di un azzurro magico e poi la piana Metapontina,
fiorente distesa verde, costellata dai paesi Lucani:
vicino al mare: Bernalda-Metaponto, Marconia,
Scanzano, Policoro, la Trisaia e Nova Siri.
L'azzurro del mare, accoglieva quello del cielo,
in un infinito privo di un confine visibile tra loro
era un tutt'uno, là, dove l'orizzonte svaniva.
Infine posavo lo sguardo a sud, nella bella Calabria,
dove si ergeva un bastione, maestoso e bellissimo
che sfoggiava la sua imponenza sul circondario:
era il castello federiciano di Rocca Imperiale,
Apparivano ad ovest alture calabresi della costa ionica.
Appena visibile, racchiusa tra valli e monti c'era Canna.
Più sù, sui crinali accidentati e alti, domina Nocara
che precedeva i primi rilievi del Parco del Pollino
ed a chiudere il cerchio di questo incredibile
giro di immagini, lo sguardo ritornava in Lucania.
Appariva il boscoso ed impervio monte Coppolo.
Intanto avevo raggiunto la piazza di Rotondella,
posta sospesa su piloni al centro del paese:
osservatorio di eccellenza panoramica del sud Italia,
ancora uno sguardo, per porre l'indelebile visione,
il ricordo del grandioso panorama del bel borgo.
A piedi, mi addentravo nelle sue anguste stradine
tipiche di questa località appollaiata sul suo colle.
Notavo, qua à e là, testimonianze di virtú blasonate
in antichi edifici pregevoli, stemmi familiari, bei portali.
Purtroppo, anche una manifesta decadenza periferica
a causa del dovuto dipartirsi nell'emigrare dei suoi figli
e al conseguente triste abbandono di case e strade
in cui, il tempo ha creato , un lento disfacimento.
Nel borgo, il silenzio la faceva da padrone, intanto,
percepivo un disagio di cose perdute in quel silenzio.
Che peccato! Poi, deluso pensavo: ma come?
Rotondella, ha in sé, delle enormi risorse turistiche.
Infatti un turismo improntato al relax li sarebbe possibile
una tradizione gastronomica superlativa e poi il mare...
con la confortevole ed ancora incontaminata natura:
vera ricchezza della sua spiaggia e del mondo marino,
al suo meraviglioso, stagliarsi sul colle, visto dalla spiaggia
alla quiete camminata salutare e appagante in riva al mare.
E poi a sera, la pace lungo il suo corso alberato, che solo quì,
in questo luogo e tra questa gente, è possibile ricevere.
Diritti riservati.
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Una breve nota, a completare questa meraviglia lucana.
"" Credetemi, è fantastico trovarsi lassù.
Tra queste bellezze panoramiche naturali tra le più belle d'Italia.
Vi sono poi quelle gastronomiche a cui già accennavo, veri ed eccellenti sapori della cucina lucana, in due ristoranti diversi tra loro, simili nella gestione familiare, con pietanze tutte a base di prodotti del luogo.
L' uno posto in posizione panoramica, al centro del paese, con vista sul golfo, trattasi del Ristorante "La Mangiatoia", l'altro, nel pianoro della Trisaia, è la "Villa Lagaria", un agriturismo eccezionale, che offre soggiorni completi tra gli ulivi e nella quiete.
Non vi dico poi quale meraviglia nasconde raggiungere il passo del monte Coppolo, che immette verso la valle del Sarmento.
Dal passo appaiono tre letti di enormi fiumare, la Fiumara del canale Ragone, la Fiumarella di S. Giorgio, che affluiscono nel Sarmento.
La larghezza degli alvei ciottolosi è immensa, ed il pensiero porta a capire quale enorme massa di acqua scorre a volte in queste fiumare.
Faccio notare che:
Questo, in cui sopra si legge, è quanto scrissi nel 2012, poi giunse poi il 2019 e Rotondella, giustamente fu dichiarata "" IL TERZO BORGO PIÙ BELLO D'ITALIA ""
by Domenico Friolo.