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venerdì 24 gennaio 2020

Ugl Nazionale Metalmeccanici Ex Ilva: Spera 'governo ci convochi Roma 2020 01 24


Ugl Nazionale MetalmeccaniciEx Ilva: Spera  'governo ci convochiRoma 2020 01 24



Ex Ilva: Spera (Ugl), 'governo ci convochi, servono risposte'
"La situazione appare caotica. Se è positiva la proroga della cassa integrazione restano però i timori sulla trattativa tra A.Mittal e governo per la quale non sembrano ci siano più le condizioni per andare avanti. E oggi questo nuovo assetto organizzativo deciso oggi. Sembra un’inversione di marcia. Per questo il governo deve convocare i sindacati: vogliamo aprire cosa succede e come andremo avanti".
E’ Antonio Spera, segretario generale Ugl metalmeccanici, a rinnovare la richiesta del sindacato al governo di un incontro a stretto giro di posta.

venerdì 13 dicembre 2019

UGL METALMECCANICI Ex Ilva, su nuovo incontro al MiSE 2019 12 12

UGL METALMECCANICI
Ex Ilva, su nuovo incontro al MiSE


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Si è concluso un nuovo incontro presso il MiSE sulla delicata vertenza ex Ilva con i Ministri Patuanelli, Catalfo e Provenzano i quali al termine hanno sostenuto che è intenzione del Governo trasformare l'attuale situazione drammatica di Taranto in una grande opportunità di sviluppo sostenibile, realizzando produzioni di acciaio con l'utilizzo sia con forni a carbone, che elettrici e a gas. Le produzioni dovrebbero attestarsi sugli 8 Mln di tonnellate per anno; Prevista l'accelerazione delle opere sul piano ambientale; Tutela dei livelli occupazionali; Il piano temporale di sviluppo previsto in 4 /5 anni; Coinvolgimento del Ministero dell'Economia a sostegno del piano; Valutazione di tutti gli strumenti da parte del Ministero del Lavoro per sostenere adeguati ammortizzatori sociali e, qualora ci fosse la fuoriuscita di Arcelor Mittal, si prevede il coinvolgimento di altra azienda primaria che produce acciaio.
All'incontro per l'Ugl ha partecipato il vice segretario generale Luigi Ulgiati, il segretario generale UGL metalmeccanici, Antonio Spera ed i segretari nazionali della Ugl Chimici, Eliseo Fiorin e Michele Polizzi i quali, hanno sostenuto la necessità di capire se tale idea di piano sostenuta dai Ministri possa effettivamente divenire un piano concreto attraverso la pianificazione di date certe per comprendere i dettagli del piano.
Infine la UGL, ha chiesto che ci sia la garanzia dei livelli occupazionali, quindi il mantenimento della fabbrica, delle produzioni con attenzione alla salute e all'ambiente con adeguati investimenti.
Ne prossimi giorni il Governo potrebbe già essere in grado di presentare il piano industriale con elementi di dettaglio.

Roma, 12 dicembre 2019.
Ufficio Stampa  e comunicazione
Segreteria Nazionale UGL Metalmeccanici

domenica 10 novembre 2019

UGL Metalmeccanici Il Governo faccia di tutto per non fornire alibi a ArcelorMittal 2019 11 10

Segreteria Nazionale UGL Metalmeccanici 

Ex Ilva, Spera (Ugl):” Il Governo faccia di tutto 

per non fornire alibi a ArcelorMittal



“Sulla vertenza Ex Ilva, il Presidente Giuseppe Conte potrebbe tornare a incontrare i vertici del gruppo domani, lunedì 11 novembre. La posizione Ugl è e rimane comunque inaccettabile sulla scelta di chi dichiara esuberi a Taranto. C’è bisogno di risposte immediate da parte del Governo: se la decisione di ArcelorMittal è quella di diminuire la produzione dell’acciaio nel sito industriale pugliese, non rispettando gli accordi, lasciando a casa 5.000 lavoratori diretti e altrettanto sarebbero gli esuberi dell’indotto, allora sarà meglio che l’esecutivo intervenga per la nazionalizzazione immediata. Questa azienda ritiri la procedura di cessione, il Governo faccia di tutto per non fornire alcun alibi alla multinazionale”.
Lo dichiara il segretario generale dell’Ugl Metalmeccanici, Antonio Spera per il quale, “siamo in netto disaccordo su quanto appreso dagli organi di stampa che Confindusria abbia dichiarato di sostenere la decisione della multinazionale Franco Indiana nel rivedere i livelli occupazionali in quanto, non sarebbe più sostenibile l’accordo da parte di ArcelorMittal dopo il crollo del prezzo dell’acciaio e, dell’importazione del prodotto in Europa da parte dei concorrenti della Cina e della Turchia. L’Ugl – prosegue Spera – ribadisce, come già dichiarato a Palazzo Chigi all’incontro con il Presidente del Consiglio Conte e alla presenza dei Ministri, che è già in atto una fase drammatica a Taranto anche perché, ArcelorMittal non starebbe coprendo le forniture da parte delle aziende dell’indotto, dei trasporti e  sono costretti ad avviare procedure di cassa integrazione, e per i trasporti a non recepire più commesse per non aumentare le difficoltà di spettanza economiche già accumulate. Inoltre, l’Ugl non approva la posizione di Confindustria la quale, sosterrebbe che mantenere i livelli di occupazione con queste crisi congiunturali è un errore. Per l’Ex Ilva – tuona forte e chiaro il leader dei metalmeccanici Ugl, Spera – tutti si facciano una ragione che non bisogna indietreggiare a ricatti di chiunque esso sia. Il polo dell’acciaio dovrà mantenere tutto il suo livello occupazionale senza perdere assolutamente alcun posto di lavoro. Sarebbe una bomba, una crisi sociale di grandezza irrecuperabile. I patti vanno rispettati: questo riguarda sia il gruppo ArcelorMittal che le istituzioni italiane. Ognuno dovrà assumersi le proprie responsabilità - conclude Spera –, trovino una soluzione in extremis al pasticcio creato sul destino dell’acciaieria”.
Roma, 10 novembre 2019.
Ufficio Stampa  e comunicazione
Segreteria Nazionale UGL Metalmeccanici
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