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sabato 6 febbraio 2021

Ugl Metalmeccanici: Stellantis ”Premio in linea con il 2019” Roma 2021 02 06

   Segreteria Nazionale UGL Metalmeccanici
Stellantis”Premio in linea con il 2019”
Roma 2021 02 06 

Stellantis, Spera (Ugl):”Buon aumento bonus di efficienza per dipendenti in Italia”.

 Ugl Metalmeccanici:”Premio in linea con il 2019”.


“Il colosso automobilistico Stellantis elargirà come di consuetudine ai risultati annuali sull’efficienza di ogni sito produttivo, premi medi superiori allo scorso anno pari a 1.371 euro: verrà corrisposto ai dipendenti in Italia in busta paga del mese di febbraio, un bonus di efficienza annuale leggermente più alto, basato sulle prestazioni del 2020, nonostante l'impatto sull'industria automobilistica dovuto alla pandemia di coronavirus”.

E’ il commento del Segretario Nazionale dell’Ugl Metalmeccanici, Antonio Spera dopo l’incontro tenutosi in videoconference con Stellantis sul premio di efficienza, bonus riconosciuto ai dipendenti dal contratto specifico.

“L’azienda ha comunicato che i risultati del premio sono in linea con quelli del 2019, l’importo anche quest’anno beneficerà della tassazione agevolata del 10% prevista per il salario variabile e sarà corrisposto sulla base dei risultati conseguiti nel corso del 2020 in tema di recuperi di efficienza e di implementazione del WCM. L’Ugl si ritiene soddisfatta per aver sottoscritto un accordo che è andato nella direzione giusta – prosegue Spera –: la media dei premi pagati in Stellantis per i dipendenti è di circa 1.371 euro, più alta quindi dei circa 1.350 dell’anno scorso e dei circa 1.250 euro di due anni fa. Certamente il grande merito è in primis dei lavoratori e delle lavoratrici che hanno creduto nel loro lavoro attestandolo con responsabilità e con impegno quando si è trattato di garantire la produzione nel momento di ripartenza del mercato ma – conclude il Segretario Nazionale UglM, Spera –, il sindacato si è visto aver ragione siglando nel CCSL un trattamento di miglior favore rispetto a quello legale: le frazioni di mese lavorate pari ad almeno la metà delle giornate lavorative fanno difatti maturare i ratei mensili per intero ed infine inserendo una clausola di salvaguardia che, ai fini della maturazione del premio, valorizza i periodi di lavoro inferiori a 15 giorni che cumulativamente nell’anno raggiungano il trimestre”.

 

Roma, 06 febbraio 2021.

 

Ufficio stampa  e comunicazione

Segreteria Nazionale UGL Metalmeccanici


martedì 18 febbraio 2020

UGL Metalmeccanici Lucchini Piombino, ROMA 2020 02 18

UGL Metalmeccanici 
Lucchini Piombino, 

ROMA 2020 02 18

Spera (Ugl): “Tutto ancora in alto mare!"


“Si è concluso l’incontro al Mise sul sito siderurgico di Piombino con un nulla di fatto ancora rinvii e nessun piano industriale presentato”. 
Lo dichiara il segretario nazionale Ugl Metalmeccanici, Antonio Spera, presente all’incontro con il vice segretario nazionale con delega alla siderurgia, Daniele Francescangeli, segretario territoriale di Livorno, Claudio Lucchesi, e una delegazione di lavoratori sotto il ministero. 
“Sulla base delle richieste fatte da Jindal, in merito alla riduzione del costo dell’energia elettrica e del contributo finalizzato ad un progetto di smaltimento delle scorie, finanziamenti e commesse di rotaie, c’è bisogno di un piano industriale, che tuttavia non è stato ancora presentato in quanto l’azienda ha chiesto un ulteriore rinvio di quattro mesi. 
È grave quanto sta accadendo nei confronti di un intero territorio. Ad oggi non ci sono investimenti sugli impianti e per la manutenzione  non c’è ancora traccia di installazione dei forni elettrici. 
Trattandosi del secondo polo siderurgico italiano, che occupa circa duemila dipendenti diretti più indotto, questa vertenza va considerata di livello nazionale e come tale trattata ovvero con un impegno concreto del governo, anche attraverso il suo ingresso nella compagine societaria. 
Solo in questo modo si potrebbe riuscire a salvaguardare il polo siderurgico di Piombino”.

Roma, 18 febbraio 2020.
Ufficio Stampa  e comunicazione
Segreteria Nazionale UGL Metalmeccanici
Grazie


venerdì 24 gennaio 2020

Ugl Nazionale Metalmeccanici Ex Ilva: Spera 'governo ci convochi Roma 2020 01 24


Ugl Nazionale MetalmeccaniciEx Ilva: Spera  'governo ci convochiRoma 2020 01 24



Ex Ilva: Spera (Ugl), 'governo ci convochi, servono risposte'
"La situazione appare caotica. Se è positiva la proroga della cassa integrazione restano però i timori sulla trattativa tra A.Mittal e governo per la quale non sembrano ci siano più le condizioni per andare avanti. E oggi questo nuovo assetto organizzativo deciso oggi. Sembra un’inversione di marcia. Per questo il governo deve convocare i sindacati: vogliamo aprire cosa succede e come andremo avanti".
E’ Antonio Spera, segretario generale Ugl metalmeccanici, a rinnovare la richiesta del sindacato al governo di un incontro a stretto giro di posta.

mercoledì 18 dicembre 2019

UGL METALMECCANICI FUSIONE FCA E PSA ROMA 2019 12 18

UGL METALMECCANICI
FUSIONE FCA E PSA

ROMA 2019 12 18




Fusione Fca e Psa, Spera (Ugl):”I lavoratori guardano la sfide come opportunità”.

“Apprendiamo con favore che due colossi produttori automobilistici, i gruppi Fca e Psa, hanno raggiunto l'accordo per la fusione unendo le forze creando un leader mondiale in una nuova era della mobilità sostenibile, della guida autonoma e connessa. L’Ugl esprime ottimismo su tale importante operazione: i nostri dipendenti, le nostre persone hanno un tratto in comune, quello di guardare alle sfide come opportunità da cogliere perché rappresentano la strada per renderci ancora migliori nel fare quello che facciamo andando a rilanciare il nostro marchio made in Italy, che per l’o.s. continuano prioritariamente ad essere ribaditi”.
Ad affermarlo è il segretario generale dell’Ugl Metalmeccanici, Antonio Spera, commentando positivamente la fusione Fca e Psa per il quale, “la nuova società sarà il quarto costruttore automobilistico al mondo in termini di volumi e il terzo in base al fatturato, con vendite annuali di 8,7 milioni di veicoli e ricavi congiunti di quasi 170 miliardi di euro. Il gruppo genererà sinergie annuali che a regime sono stimate in circa 3,7 miliardi di euro, senza chiusure di stabilimenti in conseguenza dell'operazione e con un flusso di cassa netto positivo già nel primo anno. Per l’Ugl è sinonimo di una lungimiranza, veduta lunga che apre la strada di un nuovo gruppo di dimensioni e risorse globali. Tale matrimonio dà vita a uno dei principali produttori di auto nel mondo. Il nuovo gruppo avrà una solida struttura di governance: John Elkann alla presidenza e Carlos Tavares ceo. Il cda avrà 11 membri, con una maggioranza di consiglieri indipendenti: cinque saranno in quota Fca-Exor (con il presidente John Elkann) e cinque in quota francese (con il vice presidente e il senior non-executive director). Molto importante e per la prima volta nella storia industriale mondiale – aggiunge Spera –, è al perfezionamento dell'operazione il Consiglio includerà due membri in rappresentanza dei lavoratori di Fca e di Groupe Psa, che rappresenteranno ufficialmente i lavoratori anche nelle operazioni politiche strategiche/sindacali. Sarà consigliere anche Tavares con mandato iniziale di 5 anni. Prima del closing, Fca distribuirà ai propri azionisti un dividendo speciale di 5,5 miliardi di euro mentre Psa distribuirà ai propri azionisti la quota del 46% detenuta nella società di componentistica Faurecia. La capogruppo della società avrà sede in Olanda sarà quotata su Euronext (Parigi), Borsa Italiana (Milano) e al New York Stock Exchange e beneficerà della sua forte presenza in Francia, Italia e negli Usa. Volumi, redditività e tecnologia, portando a fronte di ben determinate condizioni ad una nuova evoluzione, strategica, dei marchi, dove l’Ugl vede una positiva opportunità per i lavoratori di entrambi i Gruppi. Siamo pronti – conclude il segretario Spera – al confronto tra Fca e le organizzazioni sindacali firmatari del CCSL nell'ambito del processo di cui venerdì p.v. e' atteso l'annuncio ufficiale della firma del Memorandum of under standing a Torino, per esporre le linee guida della progettata fusione tra i due gruppi automobilistici”.
Roma, 18 dicembre 2019.
Ufficio Stampa  e comunicazione
Segreteria Nazionale UGL Metalmeccanici

venerdì 13 dicembre 2019

UGL METALMECCANICI Ex Ilva, su nuovo incontro al MiSE 2019 12 12

UGL METALMECCANICI
Ex Ilva, su nuovo incontro al MiSE


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Si è concluso un nuovo incontro presso il MiSE sulla delicata vertenza ex Ilva con i Ministri Patuanelli, Catalfo e Provenzano i quali al termine hanno sostenuto che è intenzione del Governo trasformare l'attuale situazione drammatica di Taranto in una grande opportunità di sviluppo sostenibile, realizzando produzioni di acciaio con l'utilizzo sia con forni a carbone, che elettrici e a gas. Le produzioni dovrebbero attestarsi sugli 8 Mln di tonnellate per anno; Prevista l'accelerazione delle opere sul piano ambientale; Tutela dei livelli occupazionali; Il piano temporale di sviluppo previsto in 4 /5 anni; Coinvolgimento del Ministero dell'Economia a sostegno del piano; Valutazione di tutti gli strumenti da parte del Ministero del Lavoro per sostenere adeguati ammortizzatori sociali e, qualora ci fosse la fuoriuscita di Arcelor Mittal, si prevede il coinvolgimento di altra azienda primaria che produce acciaio.
All'incontro per l'Ugl ha partecipato il vice segretario generale Luigi Ulgiati, il segretario generale UGL metalmeccanici, Antonio Spera ed i segretari nazionali della Ugl Chimici, Eliseo Fiorin e Michele Polizzi i quali, hanno sostenuto la necessità di capire se tale idea di piano sostenuta dai Ministri possa effettivamente divenire un piano concreto attraverso la pianificazione di date certe per comprendere i dettagli del piano.
Infine la UGL, ha chiesto che ci sia la garanzia dei livelli occupazionali, quindi il mantenimento della fabbrica, delle produzioni con attenzione alla salute e all'ambiente con adeguati investimenti.
Ne prossimi giorni il Governo potrebbe già essere in grado di presentare il piano industriale con elementi di dettaglio.

Roma, 12 dicembre 2019.
Ufficio Stampa  e comunicazione
Segreteria Nazionale UGL Metalmeccanici

sabato 30 novembre 2019

UGL METALMECCANICI  “BOSCH ABBANDONA IL SUD” ROMA 2019 11 26

UGL METALMECCANICI  “BOSCH ABBANDONA IL SUD” ROMA 2019 11 26



Non risultano per nulla rassicuranti le indiscrezioni sulle sorti dello stabilimento di Bari che giungono dal CAE Bosch alla vigilia dell’incontro al MiSE previsto per il prossimo 28 Novembre.
Dopo l’annuncio in diretta streaming da parte del sig. Denner, Presidente del Gruppo Bosch, circa la crisi mondiale sul comparto automotive e diesel in particolare, e l’annuncio di una fase di ristrutturazione con  tagli del personale “socialmente sostenibili”, ecco giungere sulle teste dei dipendenti il macigno della previsione per il 2022 allorquando il numero dei dipendenti dovrà scendere da 1850 a 1200 unità. Facendo un passo indietro, queste previsioni di oltre 600 esuberi le avevamo già apprese sui tavoli istituzionali, così come avevamo raccolto le disponibilità del Governo e della Regione Puglia a finanziare e sostenere qualsiasi tipo di piano industriale con zero esuberi. Ma è evidente che Bosch non ha alcuna volontà di investire in nuove produzioni sul territorio barese, dopo aver usufruito per 20 anni di “aiuti pubblici” in termini di contratti di sviluppo, di ammortizzatori sociali, dopo aver ottenuto svariate decine di premi e titoli qualificanti in termini di eccellenza industriale, qualità e innovazione tecnologica. Ricordiamo a Bosch che tutti i successi, oltre che i profitti, ottenuti in questi anni sono riconducibili solo ed esclusivamente ai propri dipendenti che, con uno smisurato spirito di collaborazione, disponibilità e senso di appartenenza, hanno contribuito a far raggiungere all’azienda molti sfidanti obiettivi. E questi sono gli stessi dipendenti che adesso Bosch vorrebbe mettere alla porta, senza neanche considerare tutti i sacrifici cui sono stati sottoposti in seguito alla sottoscrizione di indegni accordi sindacali che li hanno privati dei loro diritti fondamentali, quali le ferie personali ed un salario dignitoso. La UGLM si è sempre opposta alla sottoscrizione di certi accordi lesivi per i dipendenti, lo ha sempre esternato denunciando attraverso comunicati sindacali, operazioni di volantinaggio e comunicati stampa.
“A pagare il prezzo di questi accordi – tuona il Segretario Provinciale Samantha Partipilo – sono stati finora solo i lavoratori, che si vedono una riduzione media dello stipendio di circa 500 euro ogni mese, che vivono quotidianamente con la minaccia dei licenziamenti e con l’insicurezza di riuscire a sostentare le proprie famiglie”.
“Non aderiremo allo sciopero indetto per il 28 Novembre – ribadisce la RSU UGLM di Bosch (Mario Daniello, Onofrio Zotti e la stessa Partipilo) – i lavoratori sono stati finora obbligati a subire questi sacrifici per via degli accordi che altri hanno firmato, e non è giusto che perdano anche l’ennesima giornata di lavoro per uno sciopero indetto perché i firmatari sono stati incapaci di farsi garantire un piano industriale dignitoso dall’azienda. In aggiunta sono settimane che stiamo denunciando l’utilizzo dello scorrimento a 18 turni unitamente alla solidarietà, essendo 2 strumenti evidentemente opposti, ma l’azienda continua a fare l’orecchio da mercante nel silenzio assoluto anche degli altri colleghi. Noi questo atteggiamento non lo accettiamo e lo continueremo a denunciare come tutti i rappresentanti eletti dai lavoratori dovrebbero fare”.
“E siamo stati lungimiranti a non sottoscrivere certi accordi con i quali si vendevano le ferie dei lavoratori e si concedevano cassa integrazione e contratto di solidarietà - dichiara il Segretario Nazionale Antonio Spera - in cambio di alcuna garanzia da parte dell’azienda ad investire in nuove produzioni ed a ridurre gli esuberi. Ci aspettiamo – conclude il Nazionale UGLM Spera – che al tavolo ministeriale previsto tra pochi giorni, l’azienda possa fare un passo indietro rispetto alle proprie intenzioni e che il Governo attenzioni la vertenza Bosch alla stregua delle altre vertenze Mittal e Alitalia, affinchè non si faccia distinzioni di gravità ed importanza. Per noi i lavoratori che rischiano il proprio posto di lavoro sono tutti uguali!”.

Roma, 26 novembre 2019.
Ufficio Stampa  e comunicazione
Segreteria Nazionale UGL Metalmeccanici
Grazie


UGL METALMECCANICI "VERO PERCORSO INDUSTRIALE O DRAMMA OCCUPAZIONALE" ROMA 2019 11 29

UGL METALMECCANICI 

WHIRLPOOL
"VERO PERCORSO INDUSTRIALE O DRAMMA OCCUPAZIONALE"ROMA 2019 11 29




Whirlpool, Ugl:”Vero percorso industriale o dramma occupazionale”.

“La Ugl ha incontrato riferimenti della Whirlpool Emea di Pero (MI) volendo sapere sul perché a distanza di 15 mesi l’attività produttiva non è mai partita. Whirlpool si è impegnata a riferire quanto è emerso durante l’incontro con i lavoratori”.
E’ quanto fanno sapere i dirigenti della segreteria Ugl metalmeccanici Torino, Roberto Brognano e Davide Micheletti per i quali, nel contesto del presidio sindacale che si stava contemporaneamente svolgendo nel sito produttivo di Pero (MI) confermano che: “la nostra posizione Uglm è, ci sia un immediato interessamento di Whirlpool in questa vicenda che si sono investiti soldi per una reindustrializzazione, fallita, e successivamente all'impegno con le parti sociali preso nel 2018 nell’accordo sottoscritto presso il MiSE. Siamo in momenti di fuoco – proseguono Brognano e Micheletti -, l’Ex Embraco, ora Ventures, mai partita veramente con la produzione, non segna nessuna certezza, nessuna garanzia per circa 400 lavoratori e relative famiglie. Rispetto all'impegno che l'azienda aveva preso a Roma, nella sede del Mise, di riassettare il gruppo, non registriamo novità: ad oggi sappiamo solo che il piano industriale della Ventures non ha applicazione. Sono quindi necessari nuovi progetti industriali in grado di avviare la produzione nello stabilimento, tutelando tutti i posti di lavoro. Chiediamo  – concludono Brognano e Micheletti – che nei prossimi incontri ufficiali sia l’azienda a concertare un nuovo vero percorso industriale, alternativo a quello presentato dalla Ventures, altrimenti si rischierebbe un nuovo dramma occupazionale”.
“Il Governo non se lo può permettere – dichiara il segretario provinciale Ugl Torino, Ciro Marino - per tanto sollecitiamo i ministeri competenti ad intervenire per trovare soluzioni condivise. Quello che chiediamo alle istituzioni italiane ed europee è una maggiore attenzione all’utilizzo degli aiuti di Stato che aziende straniere, e non solo, ottengono allo scopo di creare occupazione, salvo poi decidere di andarsene, dopo qualche anno e dopo aver utilizzato i generosi fondi: non per una palese crisi industriale o economica ma solo per andare alla conquista di forza lavoro e di sistemi fiscali più favorevoli rispetto al nostro, come in questo caso della Embraco che, non avrebbe ragionevoli motivi per andarsene dall’Italia, mettendo sul lastrico  - conclude Marino – oltre 400 persone con relative famiglie, più tutto l’indotto ad esso collegato”.
Roma, 29 novembre 2019.
Ufficio Stampa  e comunicazione
Segreteria Nazionale UGL Metalmeccanici
Grazie



lunedì 11 novembre 2019

Segreteria Nazionale UGL Metalmeccanici Vertenza Ventures Ex Embraco, Marino (Ugl) 2019 11 11



Segreteria Nazionale UGL Metalmeccanici
Vertenza Ventures Ex Embraco, Marino (Ugl):”Scongiurare esuberi e procedure strutturali ”


“L’Ugl metalmeccanici, unitamente a Fim, Fiom e Uilm hanno incontrato il Sindaco, Chiara Appendino e successivamente sono stati ricevuti dal Prefetto di Torino, d.ssa Claudio Palomba in merito alla vertenza Ventures Ex Embraco del sito di  Riva di Chieri”.
Lo fa sapere il segretario provinciale dell’Ugl metalmeccanici di Torino, Ciro Marino il quale sostiene, “è inaccettabile che dopo 16 mesi di cassa integrazione non sia stato messo in atto nessun piano industriale riferito all’istallazione impiantistica e produzione per poter sviluppare fantomatici prodotti ad oggi non ancora definiti. Siamo a registrare incontri perenni che vanno a concludersi in innumerevoli rinvii. L’Ugl registra incertezza, nessuna garanzia per 409 lavoratori e relative famiglie. Consumato nel pomeriggio presso l’Unione degli Industriale un incontro con l’Ugl, Fim, Fiom, Uilm e la proprietà per capire effettivamente il futuro occupazionale e se esiste un vero piano strategico di rilancio. Nel corso della riunione è emerso che al momento non c’è nessun Amministratore Delegato, per tanto l’azienda non può annunciare nessun progetto di reindustrializzazione. Restiamo in attesa di nuove comunicazioni dalla proprietà – conclude Marino - per scongiurare esuberi e procedure strutturali con forti dubbi poiché, la sensazione dell’Ugl è che Ventures non ha nessun piano industriale e forse non c’è mai stato: adesso ognuno deve assumersi le proprie responsabilità, a partire da chi ha presentato il progetto per il sito di  Riva di Chieri come possibile ed unico piano credibile da poter realizzare”.
Roma, 11 novembre 2019.
Ufficio Stampa  e comunicazione
Segreteria Nazionale UGL Metalmeccanici
Grazie

domenica 10 novembre 2019

UGL Metalmeccanici Il Governo faccia di tutto per non fornire alibi a ArcelorMittal 2019 11 10

Segreteria Nazionale UGL Metalmeccanici 

Ex Ilva, Spera (Ugl):” Il Governo faccia di tutto 

per non fornire alibi a ArcelorMittal



“Sulla vertenza Ex Ilva, il Presidente Giuseppe Conte potrebbe tornare a incontrare i vertici del gruppo domani, lunedì 11 novembre. La posizione Ugl è e rimane comunque inaccettabile sulla scelta di chi dichiara esuberi a Taranto. C’è bisogno di risposte immediate da parte del Governo: se la decisione di ArcelorMittal è quella di diminuire la produzione dell’acciaio nel sito industriale pugliese, non rispettando gli accordi, lasciando a casa 5.000 lavoratori diretti e altrettanto sarebbero gli esuberi dell’indotto, allora sarà meglio che l’esecutivo intervenga per la nazionalizzazione immediata. Questa azienda ritiri la procedura di cessione, il Governo faccia di tutto per non fornire alcun alibi alla multinazionale”.
Lo dichiara il segretario generale dell’Ugl Metalmeccanici, Antonio Spera per il quale, “siamo in netto disaccordo su quanto appreso dagli organi di stampa che Confindusria abbia dichiarato di sostenere la decisione della multinazionale Franco Indiana nel rivedere i livelli occupazionali in quanto, non sarebbe più sostenibile l’accordo da parte di ArcelorMittal dopo il crollo del prezzo dell’acciaio e, dell’importazione del prodotto in Europa da parte dei concorrenti della Cina e della Turchia. L’Ugl – prosegue Spera – ribadisce, come già dichiarato a Palazzo Chigi all’incontro con il Presidente del Consiglio Conte e alla presenza dei Ministri, che è già in atto una fase drammatica a Taranto anche perché, ArcelorMittal non starebbe coprendo le forniture da parte delle aziende dell’indotto, dei trasporti e  sono costretti ad avviare procedure di cassa integrazione, e per i trasporti a non recepire più commesse per non aumentare le difficoltà di spettanza economiche già accumulate. Inoltre, l’Ugl non approva la posizione di Confindustria la quale, sosterrebbe che mantenere i livelli di occupazione con queste crisi congiunturali è un errore. Per l’Ex Ilva – tuona forte e chiaro il leader dei metalmeccanici Ugl, Spera – tutti si facciano una ragione che non bisogna indietreggiare a ricatti di chiunque esso sia. Il polo dell’acciaio dovrà mantenere tutto il suo livello occupazionale senza perdere assolutamente alcun posto di lavoro. Sarebbe una bomba, una crisi sociale di grandezza irrecuperabile. I patti vanno rispettati: questo riguarda sia il gruppo ArcelorMittal che le istituzioni italiane. Ognuno dovrà assumersi le proprie responsabilità - conclude Spera –, trovino una soluzione in extremis al pasticcio creato sul destino dell’acciaieria”.
Roma, 10 novembre 2019.
Ufficio Stampa  e comunicazione
Segreteria Nazionale UGL Metalmeccanici
Grazie

venerdì 18 ottobre 2019

UGL Metalmeccanici Vertenza Jabil 2019 10 18

Segreteria Nazionale 

UGL Metalmeccanici
 Vertenza Jabil

”Situazione critica e dubbiosa
rispetto al futuro dei lavoratori”.

 

“L’ultimo tavolo di discussione per la vertenza Jabil tenutosi al MISE il 17 ottobre 2019 e presieduto dal Vice Capo di Gabinetto Giorgio Sorial, ha visto tutte le Rappresentanze Sindacali in discussione, la UGL Metalmeccanici rappresentata da Lucia Dello Iacovo della Segreteria Provinciale di Caserta, con la Dirigenza Aziendale e l'apporto di una rappresentanza della Regione Campania, nella persona del Deputato Sonia Palmeri. L’Azienda ha presentato per il 2020/2022 un ambizioso Piano Industriale che "punterebbe" sulla crescita dei clienti con uno share dell’8/10% del mercato, ancora in decrescita, attraverso l'erosione di clienti alla concorrenza. Parallelamente dichiara che, negli ultimi due anni, la Jabil ha puntato anche sulla diversificazione delle attività passando dalla produzione di schede elettriche, alla meccatronica, ai servizi, fino alla progettazione e prototipazione. Tra i vari progetti presentati al tavolo  - prosegue la sindacalista Ugl - è saltata alla nostra attenzione addirittura una fase di studio per l’introduzione delle Tecnologie di Realtà Virtuale e Aumentata nei processi industriali e di ricerca e sviluppo. Nonostante tutto questo ben di Dio l'azienda afferma irremovibile la necessità di snellire l'organico a 350 unità su 700, attraverso le attività di reimpiego e uscite incentivate, come da Accordo Quadro che è seguito dopo l’apertura di licenziamenti collettivi del 24 giugno, attualmente congelata grazie alla concessione della Proroga della CIGS straordinaria. Quest’ultimo ammortizzatore concesso scadrà il 10 novembre, a breve si dovrà ridiscutere del rifinanziamento fino alla data ultima del 23 marzo, presso il Ministero del Lavoro. In questo tempo l'azienda richiede di continuare e completare il percorso di Ricollocazione, ponendo sul tavolo un esodo incentivato attualmente dimezzato rispetto ai mesi scorsi e un bonus per chi sceglie di ricollocarsi decresciuto del 90%, condizioni davvero poco proponibili ai lavoratori. Ragionando, infine, sulla Ricollocazione proposta – aggiunge Dello Iacono - , abbiamo osservato attraverso le slide una lista di aziende presentate che garantirebbero l’assunzione fino a 631 lavoratori. La nostra posizione è stata piuttosto critica sulle due start up, forse le aziende più appetibili della lista e che da sole garantivano occupazione a 100 e 170 lavoratori ciascuna, con una partenza 2020 e una prospettiva di ancora Ammortizzatori per i lavoratori coinvolti. Abbiamo chiesto di monitorare le aziende dove non sono chiari né il futuro né le commesse, difatti il Vice Gabinetto Sorial ha pronunciato parere non favorevole a queste ricollocazioni. In ultimo la UGLM ha espresso forti dubbi rispetto anche al futuro prospettato per le 350 persone che resterebbero dopo la ristrutturazione e sull'atteggiamento di un'azienda che si priva indiscriminatamente delle sue risorse, mentre parallelamente presenta progetti ambiziosi, i quali richiedono competenze fuoriuscite negli ultimi mesi dall’azienda e che non si fermeranno in futuro. La situazione – conclude la sindacalista Dello Iacono – per l’Ugl resta ancora molto critica e fumosa, soprattutto su come avviare questo processo di ricollocazione ‘volontaria’ ad una platea di lavoratori che non vede garanzie in questi percorsi”.



Roma, 18 ottobre 2019.
Ufficio Stampa  e comunicazione
Segreteria Nazionale UGL Metalmeccanici

UGL Metalmeccanici Automotive ”Bene il tavolo di confronto sul futuro del settore” 2019 10 18

Segreteria Nazionale UGL Metalmeccanici

Automotive, Spera (Ugl):

”Bene il tavolo di confronto sul futuro del settore”.


Si è svolto al Ministero dello Sviluppo economico (Mise) un tavolo di confronto sull’automotive, settore strategico per l’Italia nel Salone degli Arazzi. Presenti all’incontro i rappresentanti delle case automobilistiche Fca, Nissan, Renault, Tesla, Cnhi, Piaggio, Lamborghini, diverse associazioni, docenti universitari del mondo della ricerca, costruttori automobilistici, associazioni datoriali e organizzazioni sindacali.
L’incontro è stato presieduto dal Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli, Giorgio Sorial vice capo di gabinetto, Alessia Montanino capo segreteria, Daniele De Vito capo segreteria tecnica.
“Apprezziamo l’iniziativa messa in campo dal Ministro sulle nuove frontiere che sta stravolgendo l’automotive e soprattutto nel nostro paese, dove il mercato dell’auto è in affanno unitamente alla produzione di auto e di diverse aziende che operano nel settore della componentistica”.
Lo ha dichiarato intervenendo Antonio Spera, segretario generale dell’Ugl Metalmeccanici presente all’incontro per il quale, “è apprezzabile tale primo passo d’istituzione di un tavolo di lavoro, confronto e suggerimenti per il futuro. Si parla di Idrogeno, elettrico e di diesel sostenibile di ultima generazione come ribadito da diverse associazioni. È evidente che è iniziata una trasformazione ma, - come ribadito dall’intervento del sindacalista dell’Ugl, Spera - va fatta molta attenzione sulla trasformazione: c’è bisogno di governare i processi con tempi e modalità in modo che non si mette a rischio l’occupazione nei stabilimenti dove, per l’Ugl, è da sottolineare la individuazione di migliori strumenti al fine di rilanciare il settore dell’automotive anche attraverso le opportunità messe a disposizione dalla mobilità ecosostenibile”.


Roma, 18 ottobre 2019.
Ufficio Stampa  e comunicazione
Segreteria Nazionale UGL Metalmeccanici

giovedì 19 settembre 2019

Ugl Metalmeccanici e Fismic Confsal Rinnovo contratto metalmeccanici 2019 09 19


UGL METALMECCANICI E FISMIC CONFSAL

RINNOVO CONTRATTO METALMECCANICI

ROMA 2019 09 19


Segreteria Nazionale UGL Metalmeccanici
Ufficio Stampa

Comunicato stampa.

Rinnovo metalmeccanici: Ugl Metalmeccanici e Fismic Confsal per un contratto che garantisca aumenti, no alle discriminazioni.

La Ugl Metalmeccanici e la Fismic Confsal sono gli unici sindacati italiani che fin dall'origine legano la partecipazione dei lavoratori al buon andamento gestionale delle aziende. 
La Ugl Metalmeccanici e la Fismic Confsal ritengono che il compito principale di un Contratto Nazionale di Lavoro sia quello di contemperare diritti e doveri dei lavoratori e delle aziende nei confronti  dei lavoratori, ma quello ancora più importante, soprattutto in questa fase economica e sociale, deve essere la valorizzazione delle risorse umane e del lavoro industriale. 
Pertanto "crediamo che la piattaforma rivendicativa debba iniziare con un segnale forte e inequivocabile che faccia recuperare ai lavoratori una parte dei sacrifici che quotidianamente svolgono. II prossimo  deve essere un contratto di compensazione salariale" dichiarano congiuntamente il segretario generale Uglm Spera e il segretario generale Fismic Di Maulo.
Sulla base di una forte condivisione di valori fondamentali, i due sindacati  hanno deciso di convergere sui contenuti di un'unica piattaforma rivendicativa per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro dei metalmeccanici da discutere tra i quadri sindacali e nei luoghi di lavoro, per inviare il testo comune alla controparte Federmeccanica e Assistal al termine della consultazione. 
Lo scopo è quello di riuscire ad ottenere un rinnovo contrattuale che abbia al centro un importante aumento della paga base (9% nel triennio pari ad un aumento sulla media di 167,56 €) in grado di far recuperare ai lavoratori la perdita del potere d'acquisto, avere maggiore flessibilità negli orari di lavoro, maggiori tutele contro gli infortuni sul lavoro. Si richiede inoltre l'allargamento del Fondo Cometa a tutti i lavoratori a carico dell'azienda, l'introduzione di un secondo gestore per l'assistenza sanitaria integrativa (Metasalute) al fine di togliere il monopolio. 
"È molto importante che si sia trovata  convergenza su un unico testo da inviare alla controparte in quanto viene a crearsi in questo modo un forte fronte comune che potrà battersi con maggiore forza contro qualunque tentativo di discriminazione e si potrà lavorare affinché tutti i lavoratori abbiano un contratto migliore" concludono i leader dei sindacati Uglm e Fismic.
Roma, 19 settembre 2019.
Ufficio Stampa  e comunicazione
Segreteria Nazionale UGL Metalmeccanici
Grazie