Rientrato l’allarme carenza
sangue
nella Regione Basilicata
COMUNICATO STAMPA
FIDAS BASILICATA N. 28 DEL 13/09/2018
Rientrato l’allarme carenza sangue nella Regione Basilicata
In una nota diffusa nei giorni
scorsi la dottoressa Clelia Musto, responsabile del Centro Regionale Sangue, ringrazia Fidas Basilicata e le altre associazioni di donatori di sangue per
aver contribuito a ricostruire le scorte, raccomandando le associazioni a non
abbassare la guardia.
La Fidas Basilicata ufficializza
i dati delle donazioni di Agosto di tutta la regione dichiarando di aver
consegnato ai centri trasfusionali 465 sacche tra sangue intero e aferesi. Le
campagne di promozione della cultura del dono delle varie sezioni su tutto il
territorio regionale e la presenza costante dei volontari Fidas nei centri
trasfusionali hanno prodotto degli ottimi risultati e soprattutto in alcune
aree si sono registrati dei notevoli incrementi. Con gli hashtag
“donaprimadipartire” e “donainvacanza”, gli svariati appelli e i rinnovati
appuntamenti estivi delle varie sezioni Fidas, tra passeggiate ecologiche,
iniziative culturali, spettacoli musicali la risposta dei donatori di Fidas
Basilicata è stata come sempre importante.
Nonostante la Regione sia stata
in affanno e i centri trasfusionali abbiano registrato delle carenze in alcune
giornate soprattutto del gruppo 0 +/-, il Presidente Pancrazio Toscano è
orgoglioso dei risultati e della puntuale risposta agli appelli da parte dei
donatori. “L’impegno dei Presidenti e dei volontari sul territorio è crescente.
Essere un volontario in Fidas oggi vuol dire vivere a pieno la vita
associativa. Sono numerose le giornate di formazione sia del personale medico e
infermieristico, ma anche dei volontari stessi che devono essere sempre pronti
a recepire tutti gli adempimenti richiesti dal Sistema Qualità del Sangue,
tutte le normative nazionali e soprattutto devono essere preparati a dare tutte
le informazioni necessarie ai donatori periodici e alle nuove leve. Le Regioni
del Sud quest’anno non sono state direttamente interessate dal West Nile Virus che ha prevalentemente colpito l’area della
pianura Padana e alcune aree dei paesi dell’Est Europeo, ma poiché in estate
spesso si conta anche sulle donazioni dei giovani e degli emigranti che tornano
nei paesini lucani di origine, purtroppo indirettamente siamo stati coinvolti
anche noi. Proprio in estate normalmente Fidas registra un incremento delle
donazioni per il ritorno di coloro che vivono al Nord e che sono puntualissimi
nel donare il proprio sangue nelle giornate organizzate dalle sezioni in luglio
ed agosto. E’ un fenomeno interessante questo dei nostri corregionali che ritornano alle
origini, i quali sentono forte il legame
con la nostra terra pertanto non solo tornano dai propri cari, ma tornano a
donare almeno due volte l’anno, in estate e a Dicembre in occasione delle
vacanze. Se le città si spopolano e questo genera criticità in altre regioni, i
piccoli paesi lucani si riempiono. Se avessimo avuto anche noi a disposizione
il test NAT per scongiurare la presenza del virus nei donatori provenienti da quelle
aree, non avremmo dovuto subire l’imposizione della sospensione temporanea dei
28 giorni. E’ stato necessario incrementare l’operosità dei volontari per
coinvolgere altri donatori e sopperire a questa carenza”.
Allo stesso modo è stata
importante la collaborazione con Avis Basilicata, altro attore principale per
quanto riguarda la raccolta di sangue. Lo scorso 8 settembre proprio per
sopperire alle richieste dei centri trasfusionali, Avis ha chiesto “in
prestito” un infermiere che normalmente collabora con Fidas Basilicata per
effettuare una giornata straordinaria di donazione a Ferrandina. Questo il vero
spirito del volontariato, questa la vera risposta alla carenza di sangue in
Basilicata.
Ufficio Stampa
Fidas Basilicata
Giovanni Spadafino
338 4087374
Rosanna Persiani
338 457 7407