sabato 14 dicembre 2019

Concerto in occasione di in Die Natalis 2019 Castel Lagopesole 2019 12 26

Concerto in occasione di in Die Natalis 2019
Quint’Etto d’Archi dell’Accademia Nazionale
di Santa Cecilia di Roma
Castel Lagopesole 2019 12 26




Il Quint’Etto d’Archi dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma eseguirà il concerto del decennale Castel Lagopesole, 12 Dicembre 2019 “Sarà il Quint’Etto d’Archi dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma ad eseguire il concerto in occasione di in Die Natalis del prossimo 26 Dicembre nel Castello di Lagopesole.” Ad annunciarlo il Direttore Artistico Fabio Silvestro.
“Formato da professori, tutti di matrice classica, dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia”, spiega il M°
Silvestro, “l’ensemblea, attraverso una serie di arrangiamenti scritti dai suoi componenti, propone una
commistione di stili unica nel suo genere, dal classico al pop/folk passando per il rock e i ritmi sudamericani, in un continuo alternarsi di emozioni che nascono dal piacere di far e fare ascoltare la musica. In programma, quindi, brani di Piazzolla, Miller, Modugno, Ferrio, Mozart. Partendo dall’insegnamento federiciano della combinazione di diverse culture, perciò, la scelta è ricaduta su questa particolare formazione considerato l’apporto che ogni singolo componente adduce, dalle vaste esperienze maturate in altri generi musicali, all’interno del complesso che è in grado, così, di poter presentare un repertorio che è il risultato di una fusione degli uni con gli altri e che si apre a nuovi orizzonti sonori, quasi inesplorati, per un gruppo di soli strumenti ad arco.”
“Per il decennale dei festeggiamenti del genetliaco di Federico II”, sottolinea il Presidente della Pro Loco Castel Lagopesole Carlo Lucia, “si è voluto dare maggiore sistematicità e organicità ad un evento che possa con il tempo essere il momento finale e di maggiore risonanza di un percorso articolato lungo il corso dell’anno che sia in grado di far riappropriare il Castello di Lagopesole di quel ruolo, che gli è proprio fin dall’alto medioevo, di centralità territoriale e di simbolo degli variegati interessi dell’Imperatore svevo rendendolo così un luogo di produzione e promozione dell’arte, a livello regionale e nazionale, declinata nelle multiformi sfaccettature dei linguaggi culturali.”