CARTE DI MUSICA
MOSTRA SULLA STORIA MANOSCRITTA
DELLA MUSICA
POTENZA 2019 12 4-11
BAROCCO FESTIVAL
IN COLLABORAZIONE CON
MUSEO ARCHEOLOGICO PROVINCIALE
DI POTENZA,
UNIBAS
CONSERVATORIO DI MUSICA
CARLO GESUALDO DA VENOSA - POTENZA
INAUGURAZIONE MOSTRA ORE 18,00
MERCOLEDÌ 4 DICEMBRE
MUSEO ARCHEOLOGICO PROVINCIALE DI
POTENZA
A POTENZA
UNA MOSTRA SULLA STORIA
MANOSCRITTA DELLA MUSICA
Ha per titolo «Carte di
Musica» la mostra di manoscritti e stampe musicali visitabile presso le sale
espositive del Museo Archeologico Provinciale di Potenza in via Lazio 18, dal 4
all’11 dicembre prossimi. L’iniziativa rientra nell’ambito delle collaborazioni che la Direzione
Artistica del Barocco Festival “Leonardo Leo” ha posto in essere incontrando il
parere favorevole della direzione del Museo Archeologico provinciale di
Potenza, del Carlo Gesualdo da Venosa Conservatorio di Potenza e
dell’Università degli Studi della Basilicata.
Gli
appuntamenti festivalieri hanno avuto il loro prologo
nei mesi di agosto e settembre, e vede il sostegno della Regione Puglia –
Assessorato all’Industria Turistica e Culturale – attraverso il Fondo speciale
Cultura e patrimonio culturale. L’allestimento della mostra è invece il
risultato di un lavoro di ricerca e ricostruzione filologica realizzato negli
ultimi anni dal prof. Dinko Fabris, tra i musicologi italiani più conosciuti al
mondo, docente di Storia della musica all’UniBas, e dal M.O Cosimo Prontera, titolare della cattedra di Organo e Composizione Organistica al Conservatorio «Gesualdo
da Venosa» di Potenza, componente della British Harpsichord Society e direttore dal 1997 del Centro Studi e Documentazione «Leonardo Leo».
La mostra attraversa tre secoli di
musica, tra testi e spartiti, di luminari della musica del tempo, un autentico
viaggio che riporta alla mente le atmosfere dell’età moderna, tra corti,
salotti e teatri: un viaggio che raccoglie le sue maggiori fonti documentarie
dal Settecento, conosciuto anche come “il secolo d’oro di Napoli”, per il suo
fermento culturale successivo alla scoperta delle rovine di Pompei e di altre
città (1748). La mostra conferma il ruolo di Napoli come città della musica in
un periodo in cui la Cultura della Grecia e della Roma antica era la principale
fonte d’ispirazione del genio creativo. Nel Settecento Napoli è meta ambita
d’innumerevoli e illustri viaggiatori, tra i quali alcune delle più prominenti
figure musicali dell’epoca come Händel,
Mozart e Gluck. In quel tempo a Napoli la musica è ovunque, nelle chiese, per
le strade, nelle case, nei teatri e nei suoi quattro conservatori.
Il viaggio è un viaggio nel Sud dell’Italia tra il XVII e XIX secolo,
come recita il sottotitolo della mostra, nel genio custodito e conservato nei
libri a stampa o manoscritti, in gran parte appartenenti a collezione private:
fascicoli ritrovati fortunosamente sulle bancarelle di mercatini antiquari del
nostro Sud, o all’interno di coperte che rilegavano atti notarili, oppure
giunti in biblioteche pubbliche attraverso generose donazioni, come nel caso
dei testimoni conservati presso la civica biblioteca Giovanni XXIII di San Vito
dei Normanni. In gran parte i manoscritti oggetto della mostra appartengono
all’area culturale salentina cui si sommano altri testi provenienti da altre
collezioni private meridionali. In questo progetto di mostra itinerante, di
volta in volta saranno incorporati altri esemplari offerti da collezionisti o
biblioteche locali, al fine di riunire simbolicamente espressioni simili
provenienti da una comune cultura musicale diffusa del passato.
Per la mostra si è scelto di raggruppare i manoscritti, secondo un
criterio di omogeneità di contenuto in tre categorie: un primo gruppo che contiene musica
sacra, un altro dedicato all’insegnamento della musica ed un terzo gruppo che
mostra esemplari di musica profana concepita per l’intrattenimento. Tutti,
direttamente o indirettamente, offrono un realistico spaccato degli ambienti
per cui erano stati prodotti o dove furono utilizzati. Oltre a queste
categorie, è possibile fare una distinzione molto evidente tra le edizioni a
stampa e i manoscritti. La stampa musicale, avviata da Gutenberg già alla fine
del secolo XV e poi consacrata dagli stampatori veneziani del Cinquecento, fu
un fenomeno piuttosto raro e circoscritto ad alcune grandi città: in Italia
soprattutto Venezia, mentre a Napoli restò limitata ad alcune epoche e alcune
botteghe fino al pieno Ottocento. Anche per questo un libro a stampa ritrovato
nel Sud Italia può essere ancora più prezioso di un manoscritto autografo per i
bibliofili o semplicemente per la storia della musica locale. Il mondo dei
manoscritti musicali è invece vario quanto la storia singola di ogni
compositore, di ogni luogo dove si faceva musica e di ogni fruitore che lo
possedette. In mostra saranno esposti alcuni volumi particolarmente
significativi per la carriera di Leonardo Leo e di altri musicisti della “Scuola
Napoletana” del Settecento, ma anche di anonimi musicisti al servizio di
comunità periferiche e della musica quotidiana.
Le carte più antiche vanno dal XV secolo, frammenti di un prezioso
codice miniato in scrittura gotica, fino alle musiche del pieno Ottocento. Si
alternano nelle varie sezioni altri documenti assai rari o che possono
incuriosire il pubblico (edizioni originali di musiche di Händel, Boccherini e
dello stesso Leo) accanto a materiali d’uso quotidiano, per amatori o studenti
o anche per il rito religioso di secoli passati. Tra i manoscritti
assolutamente unici sono due libri del primo Seicento per tastiera e alcuni
manoscritti di Leonardo Leo: una raccolta di “solfeggiamenti”, il Miserere
concertato a doppio coro e soprattutto il dramma
sacro Dalla morte alla vita di Santa Maria Maddalena, straordinario
documento in gran parte autografo del compositore sanvitese, acquisito con una
sottoscrizione pubblica. Questi tre manoscritti
sono oggi conservati presso la civica biblioteca Giovanni XXIII di San Vito dei
Normanni.
La mostra è ad ingresso libero con i seguenti
orari: martedì 9.00 - 13.00, dal mercoledì al sabato 9.00 - 13.00 / 16.00 -
19.00. Info e contatti: museo.provinciale@provinciapotenza.it tel. 0971 444833,
mob. 3386689451