domenica 14 luglio 2024

LE SERE DI TANTI ANNI FA di Domenico Friolo ROTONDELLA 2024 07 14

 LE SERE DI TANTI ANNI FA
di Domenico Friolo
ROTONDELLA 2024 07 14


LE SERE DI TANTI ANNI FÀ

Le criticone del paese

si riunivano nel crepuscolo,

dalle ore venti alle ventitre,

formando folti gruppetti

che a sera prendevano

posto davanti alla porta

di una zia e la sera dopo

davanti casa delle nonne.

Mettevano in strada delle

sedie, vi si sedevano sopra

e iniziavano a criticare

oppure a chi la sparava più

grossa, alzandosi ed

imitando goffamente

la persona criticata e giù

ilarità, risate sguaiate,

volti divertiti, tutte intente

a cercare il pelo nell'uovo

della persona odiata

o solo schernita oppure

per dare scena di se

stesse, mentre le galline

entravano nelle case dove

era d'uopo appollaiarsi,

mentre i bambini mai dormivano,

giocavano: sudati e sfiniti.

I vecchi mettevano in gioco

a briscola un bicchiere di vino

e raccontando solitamente

balle inverosimili, in cui

si impegnavano tanto per

renderle credibili: fallendo.

In paese evitano e nessuno

parlava di questo costume

tipico del luogo negli anni

cinquanta del passato

vissuto nel secolo scorso.

Si racconta adesso:

""Diciamo pure che il borgo

era pieno di soliti e lesti

criticoni che invece di

badare ai loro figli oppure

e soprattutto a se stessi,

guardavano nei fatti degli

altri con cattiveria: frutto

di malignità, per cui credo

che questo credere in un

passato meraviglioso

e perfetto, dovrebbe

smettere di ingannare.

Ogni periodo bello o brutto

ogni età bella o brutta,

erano un'alternarsi normale

e saggiamente ci si aiutava

l'un l'altro con fraternità.

Questo era meraviglioso.

Noi eravamo piccoli e

forse abbiamo vissuto

un'epoca di vita di bimbi

spensierati ma a chi allora,

in quegli anni aveva

la nostra età attuale nel

presente oggi credetemi:

tutte le rose e i fiori di vita

che la nostalgia narra,

non le hanno mai vissute"".

Ma attenzione: certo è che,

i criticoni, purtroppo...

ci sono anche adesso,

non solo a sera e in strada

come nel nostro passato,

ma dal borgo ad in Internet

oggi come ieri: si critica.

di Domenico Friolo.