ROTONDELLA
IL 1956 È ORMAI LONTANO DA ANNI, MA....
di Domenico Friolo
ROTONDELLA 2024 07 01
Pensionati,
quelli dei giorni antichi
raccontano
brandelli di esistenza
parole che
lasciano tracce preziose
intarsiate da perle
e diamanti su oro.
Sono cari ricordi
ormai datati, vetusti,
con la semplicità
della tenerezza.
Quelle verità più intime
e care o volte dure,
racchiuse in sofferenza
che stringe l'anima
Intarsi che soffondono
ancora echi
e bagliori infuocati
dalla rivolta del 56
nell'abisso taciuto,
di quella disarmante storia
amara repressione,
poi sfociata in reazione.
Storie distorte nella storia vera
che non sà, ne deve morire e le cui
tracce,
ravvivate da fiele represso,
vagano e stridono ancora tutt'ora.
A volte sussurrando, a volte gridando
quel dolore che diede quella sommossa
e quei fatti, gridano forte come allora,
quell' assurda repressione notturna.
I pochi anziani rimasti
presenti a quei tempi ricordano
a ne danno voce giornaliera
nei loro convegni sul colle.
Rammentano stando seduti al sole
sulle panche del centro del borgo,
reclamano una giustizia mai avvenuta
che non verrà mai per chi fu in
giudicato.
Questi racconti tratti da quella storia
sono affermazioni veritiere di quegli
anziani
ora sorretti da un bastone simile
a quello che risultava minaccioso nel
1956.
Che allora brandivano come arma di
minaccia,
ora usato a soccorso delle loro membra
del loro precario ergersi: poveri tristi
reduci
e testimoni di quei tempi lontani e
difficili.
Storia che va ripresa senza
infingimenti,
da inanellare come gesta di giustizia
che dia luce e sprone verso una vita
socialmente migliore, in tutti i sensi.
Così in essere guida nell'aurora
dei nuovi giorni a venire nel borgo
che sortisca la giustizia ed equità
che faccia dimenticare vigliaccherie.
Questo per avere un mondo migliore
a prescindere da un passato vissuto
sotto trame beffarde e senza senso
che penalizzano ancora umili uomini.
Passano gli anni e gli uomini eppure
in questo mutare rimane uno spazio
dove quelle follie sono racchiuse
in questa frase: vogliamo lavoro e pane.