SOLO PER TE MADRE
Domenico Friolo
ROTONDELLA 2025 01 05
SOLO PER
TE: MADRE
Lirica
1)Il
sole di quel Gennaio
non fu
mai tiepido.
Il sole
di quel Gennaio,
fu
soltanto luce.
Stancamente
giunse
quella
sera d'inverno.
La
fiamma del lume
seguiva
i nostri sospiri,
seguiva
quel requiem
del
silenzio addolorato.
2)
Quella fredda sera
sotto
l’ampio cielo stellato
fulgea,
pallida e triste,
una
giovane Luna
e sotto
di essa, al suo
bagliore
degli uomini
scavarono
una fossa
dove
rendere alla terra
i tuoi
resti, madre mia
e lì,
lasciarli giacere,
in
attesa della pace
Divina
ad accoglierti.
3)Lei
viveva contenta
e
vitale, senonché sana
ma venne
a mancare ancor
giovane
donna pien di vita:
successe
a casa nostra,
all'improvviso,
inaspettata
all'interno
dell'umile casa
nella
estrema periferia.
Successe
mentre Ella
era
seduta al tavolo,
dopo
cena con suo marito:
loro
due: miei cari genitori.
4) Madre
in queste mura,
in noi,
è rimasta la tua
anima a
riposare nel luogo
dove
volevi vivere, nella tua
semplicità
ben ordinata
della
tua modesta casa
dominante
sul golfo,
e tu,
non finire nella terra
nuda,
buia, amara, fredda
in
quella sera d'inverno.
Tu:
Carmela: amata fornaia
del del
borgo e madre mia,
tornasti
a casa e fu come
sempre
dopo un giorno
di
lavoro al forno e solo in
seguito
ci domandammo:
5) Ella,
forse era stanca
o
spossata dal lavorare?
Ella,
forse, aveva qualche
guaio a
noi taciuto?
Forse
tormentata ds
dispiaceri
non raccontati?
Chissà...Non
fu mai
dato a
noi, saperlo.
Io
pensai ne fosse
concausa
mortale
la sua
solitudine: percepita
greve in
quel momento
data
dalla lontananza
dei
figli che amava tanto?
6) E per
lei, madre dolce
e
amorevole di cinque
creature
e purtroppo,
nessuna
con lei in quella
funesta
sera di Gennaio
noi
figli eravamo assenti.
Là, o
madre, nella tua casa
dove
volevi vivere, riposava
la tua
dolce tua presenza
bonaria
protettiva e lieta
ma
orfana dello spirito tuo,
salito
in cielo al Signore.
7)
L'anima tu l'hai lasciata
tra le
tue cose e da allora,
per te
ed a tuo ricordo mai
smosse:
i quadri di tua
madre,
di tuo fratello,
di tuo
padre, il tuo rosario.
Non sei
più in quelle mura,
la tua
figura non è più là
nella
tua dimora ora, da
ignobili,
relegata fuori dalla
tua
amata casa e l'anima
tua ora
vaga al *Purgatorio
sconsolata,
triste, raminga,
la tua
anima non è più
racchiusa
nella tua dimora
ne nel
tuo profilo di donna
bella,
esile, tenace, forte,
tanto
dolce e amorevole.
8)Madre
mia...amore mio,
perduta
per sempre...
Se tu
sapessi come vorrei
rivederti
ancora lì, in vita
nell'immagine
tua più bella:
seduta
accanto alla porta,
quando
esponevi al sole
i tuoi
folti lunghi capelli
e
pettinandoli lentamente
li
lasciavi asciugare...
ed io ti
guardavo perduto
nella
bellezza del tuo viso,
nell'amore
che mi porgevi
col tuo
sguardo materno.
9)Dopo
la tua sepoltura,
nella
nostra triste casa
la
fiamma del lume ardeva
e
muoveva sulla parete
le
nostre ombre in lenti
movimenti
scomposti.
iI
garofani di cui ne amavi
il
profumo, lentamente,
senza
te, divennero reclini
testimoni
dell'assenza tua.
Noi, con
gli occhi stanchi
ancora
arrossati dal pianto,
ci
invitavamo l'un l'altro
a
mangiare qualcosa,
era un
invito per noi
come
fosse a ingoiare
la
nostra tristezza
ed il
nostro dolore
sospinto
dal pensiero
amaro
che martellava
data la
tua assenza visiva,
penetrante
e struggente
che si
impossessava di noi:
oh madre
! Madre...
10)Eri
nel pieno del vigore
eri nel
pieno della vita
ci
lasciasti e non lo volevi,
così
rimase incompiuto il
sogno
della tua vita: quello
di
ampliare le mura della
tua
amata dimora: la morte
mortificò
anche la tua
estrema
volontà creativa.
Ora
lungo quella tua via
Calata
Monte Carmelo 25
dove pur
venisti al mondo,
dopo la
tua morte, seguì
un
silenzio sommesso
che
svuotò case e strada
e rese
deserto quel posto,
il luogo
a te tanto caro,
il luogo
delle tue origini,
il luogo
della tua morte
parve
spegnersi con te.
12)Nell'orto,
le tue rose,
seguirono
il destino dei
garofani,
verdure non più
curate,
ma abbandonate,
divennero
lentamente
appassite
perirono e al loro
posto
crebbero erbacce...
Sotto il
firmamento colmo
di
stelle, giace quel luogo
dove si
udì il rintocco del
requiem
accennato dalla
campana
del Carmine,
che
veniva sospinta da un
da un
alito di vento marino
come
fosse il respiro della
Madonna
del Carmine.
13)Era
il dono irrorato da
una
lacrima dal requiem
della
Madre Santa della
Cappella
del Carmelo.
""
Addio madre.''
Riposa
in pace, ti sia lieve
il tempo
e riposa in pace
accanto
alla Madonna
alla
quale eri devota
e tra le
braccia del
Signore
Gesù Cristo
tuo e
nostro Dio. Amen! ""
by
Domenico Friolo
*) il
Purgatorio è un rione