venerdì 31 maggio 2024

PROGRAMMA SOLENNITÀ DEL CORPUS DOMINI PARROCCHIE DI POLICORO 2024 06 02

DIOCESI TURSI LAGONEGRO
PARROCCHIE DI POLICORO
PROGRAMMA 
SOLENNITÀ DEL CORPUS DOMINI
2 GIUGNO   
POLICORO 2024 06 02 



FIACCOLATA CON LA STATUA DELLA MADONNA DI FATIMA E CONCERTO REGINA ANGELORUM CAPPELLA DELLA SULLA NOVA SIRI 2024 05 31

FIACCOLATA CON LA STATUA DELLA 
MADONNA DI FATIMA 
E CONCERTO CORALE 
REGINA ANGELORUM 
CAPPELLA DELLA SULLA 
NOVA SIRI 2024 05 31 


sabato 25 maggio 2024

RNS ROVETO ARDENTE CON DON FULVIO DI FULVIO - SANTUARIO S.S. MARIA REGINA DI ANGLONA 2024 05 25

RINNOVAMENTO NELLO SPIRITO SANTO
ROVETO ARDENTE ANIMATO DA 
DON FULVIO DI FULVIO
SANTUARIO DI ANGLONA 
SABATO 25 ORE 20,00
ANGLONA TURSI 2024 05 25





“LA MIETITURA DEL FIENO” di GIOVANNI SANTARCANGELO ROTONDELLA 2024 05 25

 LA MIETITURA DEL FIENO 

I ricordi da bambino di Giovanni Santarcangelo

ROTONDELLA 2024 05 25



Iè temp’ r’ met u fin’, sum a mai,

(E’ tempo di mietere il fieno, siamo a maggio)

Cramatin’ accumnzam’,

(Domani mattina iniziamo)

Priparam’ i’ faviciun’ e r’ lim,

(Prepariamo i falcioni e le lime)

Iavzàms sta facenn’ iurn.

(Alziamoci sta facendo giorno)

Ndné iavzt’ e pripàr’ ù stiàvucc’ ch’ anggùna cosa ca sèm’ purtà p’ mangià.

( Antonietta alzati e prepara il fagotto con qualche cosa che dobbiamo portarci per mangiare)

Oi iam a met’ nd’ vàdd,

(Oggi andiamo a mietere al terreno che abbiamo nelle valle)

Vae a p’gghià u’ ciucc ndu’ catoi.

(Vado a prendere l’asino nel Catoio)

Egg’ arrivat ku’ ciucc’, egg’ già mis a visazz, Ndunè, ram u stiavucc ku pan;

(Sono arrivato con l’asino, ho già messo la bisaccia, Antonietta, dammi il fagotto con il mangiare)

Ki’ cièi mìs ndaindr’?

(Cosa ci hai messo dentro?)

U pan’, nu bell stozz r’ vuccular, nù pezz r’ cas, dui uiliv cù pupon’, a buttighhiedd r’ d’ogghh, u’ sal. N’dà tapan’ teggh’ fatt’ d’ov fritt cu’ cancaricch’. Quà c’er u fiasch ru’ vin e dà c’er a iasch’ ki’ d’acqua, attent a com’ i' mittis ndà visàzz’ ki rupps. Cann’ ruppes' r’ iun, prim' cu' sol infocr, vi mangias’ u vuccular. Nù muzzc’, quir’ ca rimanr’ ropp che aves mangiat a mezziurn, vu pgghias pur all’abbasciurat’.

Va bbon Ndnè, nd’ vadd tenem pur a fav, poi vae a pigg’ha na' vrangat’ r’ ungl’ e si mangiam cù vuccular’, cann finiscem d’acqua a vae a pigg’hia a lu puzz ri cumba Cola.

(Il pane, un bel pezzo di guanciale, un pezzo di formaggio, un po’ di olive con la paprica, la bottiglietta dell’olio, il sale. Nella tapana (porta colazione di legno) ho fatto le uova fritte con il peperoncino piccante. Qui c’è il fiasco del vino e là c’è la giara dell’acqua, attenti come li sistemi nella bisaccia, perché si possono rompere. Quando rompete il digiuno, prima che il sole diventa cocente (verso le nove), vi mangiate il guanciale. Qualcosa, quello che rimane, dopo che avete mangiato a mezzogiorno, lo potete mangiare nel pomeriggio (verso le 17,00).

Va bene Antonietta, nella valle abbiamo anche le fave, poi vado a prenderne un fascio e li mangiamo con il guanciale. Quando finiamo l’acqua la vado a prendere al pozzo di compare Nicola).

Nui s’ n’ iam’, stà p’ iess u sol, è tard, si verem' staser’ a la mis ru’ sol.

(Noi andiamo, stà per uscire il sole, è tardi, ci vediamo stasera al tramonto.)

D’erv è bon a uann’,

(L’erba è bella alta quest’anno)

tu fai stà versur e iè fazz quist a quà’,

(tu fai questa versura e io faccio quest'altra)

Bast cà tagghiam e ra minam nderr.

(Basta che la tagliamo e la buttiamo per terra)

Em finit', ki bell curdun' r' ierv kem fatt', tavii ritt ca d'erv ierir iavt'.

(Abbiamo finito, che bei cordoni d'erba che abbiamo fatto, te lo avevo detto che l'erba era alta)

Fra na’ ricin r iurn ha ricuggnem’ a munzedduzz’,

(Fra una decina di giorni la raccogliamo in cumuli)

pò na’ matin ku frisck, kann è bella iuml, faiem a met ru fin’ rà quira part.

(Poi una mattina col fresco, quando l’erba è inumidita, facciamo la mieta del fieno, da quella parte)

Ku temp’ pò a tragghiam e sa purtam a la massaria o ndu’ catoi.

( Col tempo poi la trasportiamo (con slitta in legno”tragghia” o grossi cesti in legno “canciddun”) e ce la portiamo alla Masseria o nel catoio (sopra nel soppalco)).

Iamisinn', stà pi mitt u sol, vae' a pigghià u ciucc'.

(Andiomoci, stà per tramontare il sole, vado a prendere l'asino).

Hei vist' come ser' abbuttat. Stumatin agg' attacat ndu' vacand' addierer a sudd iert. Mi mitt iè ngavadd', megg' stancat ohi, tu ca si uaglion', anccapt a la cur.

(Hai visto come si è saziato. Stamattina lo ho legato nella vallata, dove la sulla era alta. Mi metto io a cavallo, mi sono stancato oggi, tu che sei giovane, ti attachi con le mani, alla coda).

LA GIORNATA È FINITA......TEMPI DURI !!!!!!

 

RNS OMELIA SANTA MESSA DON FULVIO DI FULVIO SANTUARIO DI ANGLONA 2024 05 25

RINNOVAMENTO NELLO SPIRITO SANTO
SANTA MESSA
OMELIA DON FULVIO DI FULVIO
SANTUARIO DI ANGLONA 
SABATO 25 ORE 20,00
ANGLONA TURSI 2024 05 25





RNS SANTA MESSA PRESIEDUTA DA DON FULVIO DI FULVIO SANTUARIO MARIA S.S. REGINA DI ANGLONA 2024 05 25

RINNOVAMENTO NELLO SPIRITO SANTO
CELEBRAZIONE SANTA MESSA
PRESIEDUTA DA 
DON FULVIO DI FULVIO
SANTUARIO DI ANGLONA 
SABATO 25 ORE 20,00
ANGLONA TURSI 2024 05 25




giovedì 23 maggio 2024

FINANZIAMENTO REGIONE BASILICATA PER AMMODERNAMENTO RETE FOGNARIA NOVA SIRI MARINA 2024 05 23

FINANZIAMENTO
REGIONE BASILICATA PER 

AMMODERNAMENTO RETE FOGNARIA 
NOVA SIRI MARINA 2024 05 23 



REALTÀ DEL PASSATO LIRICA DI DOMENICO FRIOLO 2024 05 22

REALTÀ DEL PASSATO 
LIRICA DI DOMENICO FRIOLO 
ROTONDELLA 2024 05 22

EBBI LA FORTUNA DI NASCERE IN QUESTO LUOGO QUANDO ANCORA VI PULLULAVANO TANTE PERSONE DI FAMIGLIE NUMEROSE, MOLTI IMPARENTATI DA DISCENDENZA DI GENERAZIONI IN GENERAZIONI, LA MIA DISCENDENZA DI AVI ERANO I CIRIGLIANO, DETTI "" I CORV"", POI UNITI AI PELLITTA E INFINE I FRIOLO.
TIPICA FAMIGLIA DEL PURGATORIO MOLTO UNITE, CHE SI VOLEVANO BENE, CHE SI AIUTAVANO E STIMAVANO. TUTTI CON IL CUORE RIVOLTO AL SOCIALE, AL BENE COMUNE COME TUTTE LE FAMIGLIE DEL BORGO A CUI DEDICO QUESTA MIA LIRICA.


REALTÀ DEL PASSATO
lirica
Irto, duro, roccioso
il Petto del Purgatorio
sul cui culmine spicca
la Cappella del Carmelo,
domina sullo Ionio,
come fosse una gamba
ed il piede del borgo
proteso verso la Trisaia.
C'erano i contadini che
scendevano e risalivano
da secoli la mulattiera:
una vecchia strada ben
appiccicata al crinale.
Iniziando a discendenderlo
dalla fontana in metallo
posta in una curva, si và
giù passando di fronte
alla piccola Cappella della
Madonna del Carmine
e aggirando la costruzione
dell'ex mobilificio: Mazzei,
si percorreva il primo tratto
fatto a serpentina e ben
lastricato con grandi
pietre levigate dai fiumi,
smussate e squadrate atte
al selciato che presentava
nella giusta distanza una
serie di gradini che i vari
animali da soma: furbi,
astutamente evitavano
preferendo scendere o
salire i tanti gradini
persorrendo una piccola
deviazione ottenuta sulla
terra nuda fiancheggiante
la panoramica mulattiera.
Quindi si passava oltre
gli jazz, la casa del Nesus
e del volenteroso Angelo B.
fino alla casedda Liscia.
Quel tratto dominava sù
due ripide coste: era posto
sù un breve falsopiano
sull'arida sommità di un alto
crinale roccioso, brullo
con le ripide profondità
avvolte da una fittissima
macchia mediterranea
e meravigliosamente
coordinata con una bella
piantagione di pini poi
decimati da un incendio.
L'abbandono che, oltre agli
jazz ha riguardato pure
le due abitazioni venute
lasciate marcire, prede dei
venti, del sole e da piogge.
Gli jazz erano appartenuti
alle famiglie Varasano e al
buon Nicola Trupo, detto
Nicolone per la sua figura
alta, ribusta e ben messa.
Gli jazz erano il ricovero
delle greggi di queste
famiglie rotondellesi fatte
da pastori, macellai, lattari.
Non mancavano negli jazz
delle pelli di animali già
macellati appese, esposte
al sole ad asciugare per
per essere portate poi
nei mercati in zona per
venderle agli acquirenti.
I jazz, avevano una piccola
parte coperta posta in un
angolo o lateralmente
lungo il muro di cinta fatto
di pietre a secco del luogo
ed avevano uno cortile
interno dove potevano
muoversi in libertà caprini
ovini e i loro vivaci piccoli.
A guardia degli jazz venivano
lasciati del cani guardiani:
tutti mastini di grossa taglia
pronti ad infondere timore
a chi si avvicinava troppo.
Il luogo non era isolato
e desolato come oggi i resti
fanno apparire, ma su quella
mulattiera c'era un via vai
di persone e animali da soma
che scendevano o risalivano
l'irto Petto del Purgatorio che
era luogo transitato da code
di cavalcatura accompagnate
da genti che si recavano
alle tenute e ai campi della
Trisaia inferiore e superiore
ed anche per raggiungere
la vicina Nova Siri con una
mulattiera che si staccava
a valle del Petto del Purgatorio
e procedeva a destra, quindi
attraversava il canale Ruggero
presso una copiosa sorgente
di acque fresche, dissetanti
e poi risalaliva un falso piano,
quindi raggiungeva
dopo un pò: Nova Siri.
Ora quei resti della strada
e delle mura degli jazz sono
appena evidenti e non
considerati come un pezzo
di storia di Rotondella.
Eppur nell'economia del paese
giocavano un ruolo nutrizionale,
e di commercio primario e
molto importante con carni
macellate, vendute subito,
col latte di capre venduto
dai pastori direttamente
alle latterie e bar del paese.
Ora narro quel particolare
caratteristico che era
un gesto molto pratico:
il buon Nicolone, gia citato,
dopo aver finito di pascolare
portava con se due o tre capre
per chi voleva il latte fresco
munto proprio al momento
con maestria davanti casa:
lo mungeva sulla porta
d'ingresso dei suoi clienti
e ricordo che era un latte
buono nutriente, tiepido
di cui una parte la davano
a bere a noi, piccoli bimbi
direttamente nel pentolino
dove era stato munto con
gesti sapienti sotto le capre.
I pastori sapevano fare
anche dei formaggi locali,
ottimi e davvero squisiti:
pecorino, caprino e ricotta.
Il paese raccontato da chi
ha vissuto il paese è diretto
a chi non è vissuto a contatto
con e tra quella gente nella vita.
È altra cosa viverci adesso
in quanto è diverso il viverci
con chi ha portato sù il paese
con lavoro, sacrifici e fatica.
Descrivere un panorama
guardandolo è facile ma mai
si potrà descrivere l'amore
provato verso il luogo e nella
vita vissuta in un passato che
non deve mai essere dimenticato.
Racconto di ""Realtà del passato.""
per far conoscere il borgo, nelle
sue intimità più vere e remote.
Autore: Domenico Friolo
 



mercoledì 22 maggio 2024

FESTA SECONDA STELLA POLICORO 2024 05 26

FESTA SECONDA STELLA 
DOMENICA 26 MAGGIO 
POLICORO 2024 05 26 



#FestaSecondaStella, #Inter, #CampionidItalia20232024, 



CAV A FAVORE DELLA VITA PER TUTTA LA VITA POLICORO 2024 05 22

CENTRO DI AIUTO ALLA VITA
A FAVORE DELLA VITA PER TUTTA LA VITA 
 POLICORO 2024 05 22




RNS ROVETO ARDENTE ANIMATO DA DON FULVIO DI FULVIO SANTUARIO DI ANGLONA TURSI 2024 05 25

RINNOVAMENTO NELLO SPIRITO SANTO
ROVETO ARDENTE ANIMATO DA 
DON FULVIO DI FULVIO
SANTUARIO DI ANGLONA 
SABATO 25 ORE 20,00
ANGLONA TURSI 2024 05 25


IIS PITAGORA E IC2 PRESENTANO "LA PROTEZIONE CIVILE È CULTURA" POLICORO 2024 05 24

IIS PITAGORA E IC2 GIOVANNI PAOLO II
PRESENTANO 
"LA PROTEZIONE CIVILE È CULTURA" 
24 MAGGIO ORE 10,30
POLICORO 2024 05 24

 05 24



PROGRAMMA ROTONDELLA MUSICA E TERRITORIO BASILICATA ADVENTURE ROTONDELLA 2024 05 26

BASILICATA ADVENTURE
PROGRAMMA 
ROTONDELLA MUSICA E TERRITORIO  
DOMENICA 26 MAGGIO  
ROTONDELLA 2024 05 26 




DOMENICA 26 MAGGIO - ROTONDELLA: MUSICA E TERRITORIO

L’evento, già accettato e validato  dall'APT Basilicata, vuole valorizzare l'integrazione tra le aree di natura selvaggia e quelle a vocazione agricola del nostro territorio, proponendo un’escursione naturalistica alle Gole di Candela (Area Wilderness), accompagnata da musica e degustazione dei frutti della nostra terra.

Programma:

- Ore 9,00 raduno in Corso Garibaldi 99 (distributore Sergio Petroli) a Rotondella e partenza con  navetta per le Gole di Candela

- Ore 9,30 inizio dell’escursione guidata dove la musicalità dell’arpa di Daniela Ippolito e del Duo Folk composto da Organetto e Chitarra Battente arricchiranno l’evento.

- Ore 12,00 rientro -  Saluti del Presidente dell’IGP della fragola lucana Salvatore Pecchia  

Un aperitivo di prosecco lucano e fragole sarà offerto a Piazza della Repubblica,  accompagnato da  tanta musicalità.

Il programma è completamente gratuito

Informazioni utili sull’escursione alle Gole di Candela:

DURATA: 3 h

DISTANZA: 3 km A/R

DISLIVELLO: 30m.

DIFFICOLTA': T (turistica)


☎️ 348 800 9535 / 371 649 4828  

📩 prenotazione@basilicataadventure.it

https://www.basilicataadventure.it/

martedì 21 maggio 2024

RNS FRATERNITÀ SACERDOTALE DON FULVIO DI FULVIO POLICORO 2024 05 27

RINNOVAMENTO NELLO SPIRITO SANTO
FRATERNITÀ  SACERDOTALE
RELATORE
DON FULVIO DI FULVIO
LUNEDÌ 27 MAGGIO
POLICORO 2024 05 27                    


#FraternitàSacerdotale,