sabato 27 settembre 2025

AVV. PIETRO GIAMPIETRO – PRIMO AVVOCATO DI POLICORO - RACCONTA POLICORO, 25esima Puntata 2025 09 27

 RACCONTA POLICORO, 25esima Puntata
AVV. PIETRO GIAMPIETRO
PRIMO AVVOCATO DI POLICORO
POLICORO 2025 09 27


RACCONTA POLICORO, 25esima Puntata
Avv. Pietro Giampietro – Primo Avvocato di Policoro
(a cura del nipote Pietro)

C’è un ricordo che da sempre porto con me, e che racconta meglio di mille parole chi fosse davvero mio nonno paterno, Pietro Giampietro. Veniva da una famiglia povera, e quando studiava all’università fu costretto a scegliere, ogni giorno, tra il comprare un libro o mangiare qualcosa. Una volta si ammalò di una febbre fortissima, tanto da riportare un danno permanente a un occhio.
Ma non volle mai operarsi.
Diceva che quell’occhio “offeso” doveva restare com’era, per ricordargli ogni giorno da dove veniva, i sacrifici fatti, e il dovere di non dimenticare mai i più deboli. Da allora, nel suo studio, la gente umile e senza soldi ha sempre ricevuto assistenza legale gratuita. Era il suo modo concreto di rendere giustizia a chi non poteva permettersela.
Mio zio Massimo mi raccontava spesso con orgoglio che nonno fu uno dei primi avvocati della Basilicata e il primo a difendere l’Ente Riforma. Ma fu anche, più nello specifico, il primo avvocato di Policoro, e il primo legale della Cassa Rurale, in anni in cui questa città stava appena immaginando se stessa.
Note biografiche
Pietro Giampietro nacque a Tursi, in provincia di Matera, il 24 gennaio 1922.
Formatosi con studi umanistici, sviluppò fin da giovane un pensiero critico e profondo, che non si piegava facilmente agli entusiasmi collettivi. Negli anni della dittatura fascista, seppe mantenere la lucidità e il distacco necessari a comprendere la gravità di quei tempi, trovando nella filosofia e nella lettura un’ancora di libertà intellettuale.
Alla caduta del regime, fu tra i componenti del Comitato di Liberazione a Tursi. In un momento storico in cui molti chiedevano vendetta, fu tra coloro che seppero restituire alla giustizia un volto umano e riconciliatore, contribuendo a evitare pericolose derive. Per questo, nel 1986, il Comune di Tursi gli conferì una targa al merito per la difesa della libertà.
Politicamente fu vicino alla Democrazia Cristiana, con un pensiero moderato ma fermo, profondamente legato ai valori della Costituzione e amico di figure come l’on. Emilio Colombo e l’on. Tommaso Morlino. Era convinto che la democrazia fosse una conquista da difendere ogni giorno, anche fuori dai palazzi del potere.
Dopo aver insegnato per qualche anno per potersi mantenere negli studi, si laureò in Giurisprudenza e iniziò l’attività di avvocato.
Quando si trasferì a Policoro, la città era ancora un progetto, un sogno, una speranza più che una realtà. Ma lui, insieme a un gruppo di pionieri, immaginò una città moderna, viva, aperta al futuro. Fu assessore ai lavori pubblici e firmatario del primo Piano Regolatore di Policoro, ponendo le basi per quella che sarebbe diventata la città che conosciamo oggi.
La politica, per lui, era servizio, non carriera. Quando sentì che il suo compito era compiuto, lasciò spazio alle nuove generazioni.
Fino alla fine dei suoi giorni, continuò a fare l’avvocato, con discrezione, umiltà e dignità, sempre fedele a quella promessa fatta da ragazzo davanti a uno specchio: che nessuna fatica sarebbe mai stata sprecata, se messa a servizio degli altri.



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