venerdì 7 marzo 2025

LA CULTURA POETICA DEL PURGATORIO ROTONDELLESE ROTONDELLA 2025 03 07

LA CULTURA POETICA 
DEL PURGATORIO ROTONDELLESE
Di Domenico Friolo il 07/12/2017 
ROTONDELLA 2025 03 07



Questa poesia è dedicata ad un caro amico del tempo che fu, uno di quei “ragazzi del campo sportivo”. Enzo strimpellava, con me, la chitarra, eravamo amici di viaggi e di avventure, ed avevamo amici in comune.  A differenza di molti ragazzi,  non seguiva il calcio, nè lo giocava: era riflessivo, educato, molto religioso, amava solo  la fotografia e ha immortalato la mia famiglia, gli amici ed i parenti nel giorno del battesimo di mia figlia, non volendo assolutamenete compenso. Era di grande bontà. Siamo cresciuti insieme, nell’età dei giochi e in quelli in cui ci si assume le responsabilità della vita. Amava tantissimo sua moglie, i suoi figli. Molto attaccato alla casa, dove viveva, in quella parte di Verderuolo sotto i poggi, tra vigne e verzure varie. Ecco che cosa fa internet. Navighiamo con i nostri anta sulle spalle, ma ne riconosciamo il valore, questa incredibile capacità di riportarci nei nostri luoghi, nonostante si sia lontani migliaia di chilometri, lucani nel Mondo, A volte è più utile di un treno, di un aereo. Apriamo la pagina e ritroviamo parte di noi, alcune volte troviamo notizie che non vorremmo trovare anche se arrendersi al tempo è inevitabile ed umano. Enzo Palese, ti abbraccio, r.i.p.

 D.Friolo ( marburg- germania)

EPPUR MI FOSTI MADRE

By Domenico Friolo (vers, originale )

TERRA LUCANA

INCASTONASTI A TE

COME DIAMANTE,

IL MIO PRIMO GEMITO,

E PER ME,

ESSER TUO FIGLIO,

FU CROCE PESANTE.

EPPUR

MI FOSTI MADRE.

EPPUR

RAGION DI VITA…

FOSTI

E ANCOR OGGI SEI,

FASTELLO GREVE

CHE PURTROPPO

O GRAZIA,

ANCOR MI AGGRADA

IN UN DESTINO

FATTOSI CON TE

DISSONANTE,

INCERTO,

INDEFINITO,

VAGANTE

TRA AMOR E RABBIA

CHE A MALFATICA SOPPORTO.

TERRA

AFFASCINANTE,

DELICATA

COME STELLA TREMULA…

EPPUR

DISTILLI GOCCIA A GOCCIA,

NEL MIO CUOR,

ANGOSCIA

CHE FA LO SGUARDO

ORMAI,

PRIVO DI FERVORE,

OCCHI,

CHE NON COLGONO PIÙ PROMESSE,

MA IL VOLGO:

SOPPORTA,

FIGLIO MIO.

TERRA MIA LUCANA,

CHE DISPERDI ALTROVE,

I TUOI DIAMANTI… LONTANO,

IN UNO SPLENDORE AMARO,

CHE LASCIANO

DI TE,

UNO SCRIGNO,

TRISTE, VUOTO

E UN RIMPIANTO INFINITO

NEL CUORE