LA CULTURA POETICA
DEL PURGATORIO ROTONDELLESE
Di Domenico Friolo il 07/12/2017
ROTONDELLA 2025 03 07
Questa poesia è dedicata ad un caro amico del tempo che fu,
uno di quei “ragazzi del campo sportivo”. Enzo strimpellava, con me, la
chitarra, eravamo amici di viaggi e di avventure, ed avevamo amici in
comune. A differenza di molti
ragazzi, non seguiva il calcio, nè lo
giocava: era riflessivo, educato, molto religioso, amava solo la fotografia e ha immortalato la mia
famiglia, gli amici ed i parenti nel giorno del battesimo di mia figlia, non
volendo assolutamenete compenso. Era di grande bontà. Siamo cresciuti insieme,
nell’età dei giochi e in quelli in cui ci si assume le responsabilità della
vita. Amava tantissimo sua moglie, i suoi figli. Molto attaccato alla casa,
dove viveva, in quella parte di Verderuolo sotto i poggi, tra vigne e verzure
varie. Ecco che cosa fa internet. Navighiamo con i nostri anta sulle spalle, ma
ne riconosciamo il valore, questa incredibile capacità di riportarci nei nostri
luoghi, nonostante si sia lontani migliaia di chilometri, lucani nel Mondo, A
volte è più utile di un treno, di un aereo. Apriamo la pagina e ritroviamo
parte di noi, alcune volte troviamo notizie che non vorremmo trovare anche se
arrendersi al tempo è inevitabile ed umano. Enzo Palese, ti abbraccio, r.i.p.
D.Friolo ( marburg-
germania)
EPPUR MI FOSTI MADRE
By Domenico Friolo (vers, originale )
TERRA LUCANA
INCASTONASTI A TE
COME DIAMANTE,
IL MIO PRIMO GEMITO,
E PER ME,
ESSER TUO FIGLIO,
FU CROCE PESANTE.
EPPUR
MI FOSTI MADRE.
EPPUR
RAGION DI VITA…
FOSTI
E ANCOR OGGI SEI,
FASTELLO GREVE
CHE PURTROPPO
O GRAZIA,
ANCOR MI AGGRADA
IN UN DESTINO
FATTOSI CON TE
DISSONANTE,
INCERTO,
INDEFINITO,
VAGANTE
TRA AMOR E RABBIA
CHE A MALFATICA SOPPORTO.
TERRA
AFFASCINANTE,
DELICATA
COME STELLA TREMULA…
EPPUR
DISTILLI GOCCIA A GOCCIA,
NEL MIO CUOR,
ANGOSCIA
CHE FA LO SGUARDO
ORMAI,
PRIVO DI FERVORE,
OCCHI,
CHE NON COLGONO PIÙ PROMESSE,
MA IL VOLGO:
SOPPORTA,
FIGLIO MIO.
TERRA MIA LUCANA,
CHE DISPERDI ALTROVE,
I TUOI DIAMANTI… LONTANO,
IN UNO SPLENDORE AMARO,
CHE LASCIANO
DI TE,
UNO SCRIGNO,
TRISTE, VUOTO
E UN RIMPIANTO INFINITO