NICOLA MONTESANO,
IL SINDACO DI POLICORO
RACCONTA POLICORO 17 PUNTATA
POLICORO 15 03 2025
NICOLA MONTESANO, IL SINDACO DI POLICORO
RACCONTA POLICORO 17 PUNTATA
POLICORO, il SINDACO è Nicola Montesano. Quando si parla di primi cittadini, non ce ne vogliano tutti gli altri che si sono succeduti nella carica, il pensiero va a lui.
Forse perché è stato il Primo nella storia della città jonica e forse perché è cresciuto lui politicamente insieme a quella che, unanimemente, è riconosciuta come la “capitale” del Metapontino.
Una epopea senza pari si è verificata in queste contrade nel dopoguerra, grazie alla Riforma agraria: una langa di malaria trasformata nel giardino-frutteto d’Europa. “Ci trovammo bene nel futuro”, ha scritto Antonio Mele, uno dei tanti braccianti – contadini amici di Montesano trasformatisi in imprenditori agricoli, raccontando delle trasformazioni avvenute in pochi anni nell’arco jonico lucano. E il merito di gran parte di quanto accaduto va a lui, al SINDACO, quello che è nell’immaginario collettivo dei policoresi vecchi e nuovi.
“Policoro – ha scritto l’on Giuseppe Molinari in un suo ricordo di Montesano pubblicato il 18 ottobre 2022, nel centenario della nascita (a Rotondella, ndr) - era una frazione di Montalbano Ionico, interessata fortemente dalla Riforma agraria, diventando Comune autonomo nel 1959. Primo sindaco eletto nel 1960 fu il democristiano Nicola Montesano per la cui autonomia si era fortemente battuto a capo del comitato dei frazionisti.
Confermato sindaco nel 1970 fino al 1973 fu rieletto nel 1981 e 1985 conseguendo sempre la maggioranza assoluta in consiglio comunale fino al 17 agosto 1988 quando la morte lo colse all’improvviso a solo 66 anni lasciando nel dolore e nello sconforto non solo la famiglia, la comunità di Policoro ma l’intera regione Basilicata”.
Ed ancora: “Il grande pregio del cav. Montesano era l’operatività, grandi idee ed intuizioni maturate a contatto con i bisogni della gente. Montesano veniva da una famiglia umile, semplice, ma dignitosa, il padre era un ciabattino ed era autodidatta.
La nascita e la crescita del comune autonomo di Policoro coincise con l’attività amministrativa del cavaliere che ne ha scandito le varie fasi dello sviluppo con la sua incessante operatività riconosciuta – ha concluso Molinari - anche dagli avversari politici”.
Già. Chi lo ha conosciuto, come è capitato anche a me, ricorderà sempre il suo fisico imponente, il suo sguardo tra il severo e il bonario, la sua capacità di fare: “A Policoro serve questo!”.
E serviva proprio tutto. Ed i potenti dovevano ubbidire: migliaia di case coloniche, strade, acquedotti, elettricità, scuole (il Liceo scientifico da me frequentato dal primo giorno della sua apertura, nell’anno 1967- ‘68), l’ospedale, il museo.
Una epopea. una trasformazione economica e sociale senza pari che andrebbe ancora di più studiata.
A PARTIRE DALLA FIGURA DEL SINDACO DI POLICORO: IL CAVALIER NICOLA MONTESANO!
𝐅𝐢𝐥𝐢𝐩𝐩𝐨 𝐌𝐞𝐥𝐞
#raccontapolicoro #nicolamontesano
Credit photo
1) foto del Circolo Arci La Tarantola di Rotondella
2-3-4) foto di Peppino Molinari