IL
CIARALLO
di
Maria Grazia Conte
Dott.ssa
in Antropologia
2021
02 11
Una sera…..a Quel Paese. Rappresentazione del monachicchio.
L’ ultima credenza da
prendere in considerazione è quella del Ciarallo,
non è molto diffusa ma sopravvive a Matera, ed ha qualche somiglianza con
un serpaio.
Il ciarallo è un uomo normale e tranquillo, non dispettoso come il monachicchio e non è malato come il lupo mannaro.
Secondo la tradizione è il settimo figlio, ultimo nato di una serie di figli non interrotta da nessun aborto o dalla nascita di soggetti di diverso sesso, può essere sia maschio che femmina.
Il settimo figlio aveva quindi delle particolarità capacità e virtù, oggi una simile situazione non sarebbe possibile perché il numero di figli per la famiglia si è drasticamente ridotto.
E’ molto difficile ricostruire la figura del ciarallo perché è una credenza che non è rimasta fortemente ancorata nello strato culturale.
Una citazione letteraria di questo personaggio è questa : “Il ciaralloè un affascinatore, incantatore, ammaliatore di serpenti[1] “.
Si crede che abbia il potere di affrontare i pericoli, di vedere se una persona ha subito il malocchio e pare che nasca con un segno distintivo sotto la lingua a forma di serpente. La sua peculiarità è quella di avere una dimestichezza con i serpenti velenosi, di saper predire il futuro e realizzare facili guadagni.
Per quanto riguarda le donne pare abbiano la capacità di levare il malocchio e i vermi. Gli elementi che caratterizzano i ciaralli sono il sette e il serpente.
Il sette è un numero magico, astrale e sacrale e dobbiamo attribuire questa scoperta agli antichi Babilonesi, agli Egizi, ai Greci, che utilizzavano sempre il numero sette nelle loro scoperte astronomiche.
Anche nella religione e nella Bibbia compare sempre questo numero, anche la cultura materana tiene in considerazione questo numero soprattutto nei detti.
All’interno della pratica religiosa possiamo notare che Dio dopo aver creato il mondo si riposò il settimo giorno, sette sono i sacramenti, i doni dello Spirito Santo, le virtù, i peccati capitali, i dolori e le allegrezze della Madonna, gli spiriti che proclamano le lodi di Dio, i suggelli che chiudono il libro delle profezie, gli angeli ministri dei sette flagelli, ecc…..
Per quanto riguarda il serpente rappresenta il caos, il male e il peccato, la Bibbia ne parla come la tentazione che si esprime con furbizia e falsità.
Gli Ebrei durante il viaggio verso la terra promessa ebbero dei momenti di ribellione, a quel punto il Signore mandò contro di loro serpenti infuocati che procuravano piaghe.
A quel punto Mosè fece costruire un serpente di bronzo che avrebbe fatto guarire i pentiti che lo guardavano.
Molto probabilmente da questo evento biblico potrebbe derivare il potere di guarire del ciarallo, e il fatto di avere dimestichezza con essi è sottolineata nel Vangelo di Marco in cui Gesù disse agli apostoli:<< Andate per il mondo, predicate il Vangelo ad ogni creatura.
Chi crederà sarà salvo.
Ed ecco i miracoli che accompagneranno coloro che avranno creduto: cacceranno i demoni in nome mio, prenderanno in mano i serpenti…>>.
Il serpente quindi sotto la lingua del ciarallo è una sorta di antidoto contro le mortali insidie, che nella simbologia cristiana rappresentano il male.
Il ciarallo è un uomo normale e tranquillo, non dispettoso come il monachicchio e non è malato come il lupo mannaro.
Secondo la tradizione è il settimo figlio, ultimo nato di una serie di figli non interrotta da nessun aborto o dalla nascita di soggetti di diverso sesso, può essere sia maschio che femmina.
Il settimo figlio aveva quindi delle particolarità capacità e virtù, oggi una simile situazione non sarebbe possibile perché il numero di figli per la famiglia si è drasticamente ridotto.
E’ molto difficile ricostruire la figura del ciarallo perché è una credenza che non è rimasta fortemente ancorata nello strato culturale.
Una citazione letteraria di questo personaggio è questa : “Il ciaralloè un affascinatore, incantatore, ammaliatore di serpenti[1] “.
Si crede che abbia il potere di affrontare i pericoli, di vedere se una persona ha subito il malocchio e pare che nasca con un segno distintivo sotto la lingua a forma di serpente. La sua peculiarità è quella di avere una dimestichezza con i serpenti velenosi, di saper predire il futuro e realizzare facili guadagni.
Per quanto riguarda le donne pare abbiano la capacità di levare il malocchio e i vermi. Gli elementi che caratterizzano i ciaralli sono il sette e il serpente.
Il sette è un numero magico, astrale e sacrale e dobbiamo attribuire questa scoperta agli antichi Babilonesi, agli Egizi, ai Greci, che utilizzavano sempre il numero sette nelle loro scoperte astronomiche.
Anche nella religione e nella Bibbia compare sempre questo numero, anche la cultura materana tiene in considerazione questo numero soprattutto nei detti.
All’interno della pratica religiosa possiamo notare che Dio dopo aver creato il mondo si riposò il settimo giorno, sette sono i sacramenti, i doni dello Spirito Santo, le virtù, i peccati capitali, i dolori e le allegrezze della Madonna, gli spiriti che proclamano le lodi di Dio, i suggelli che chiudono il libro delle profezie, gli angeli ministri dei sette flagelli, ecc…..
Per quanto riguarda il serpente rappresenta il caos, il male e il peccato, la Bibbia ne parla come la tentazione che si esprime con furbizia e falsità.
Gli Ebrei durante il viaggio verso la terra promessa ebbero dei momenti di ribellione, a quel punto il Signore mandò contro di loro serpenti infuocati che procuravano piaghe.
A quel punto Mosè fece costruire un serpente di bronzo che avrebbe fatto guarire i pentiti che lo guardavano.
Molto probabilmente da questo evento biblico potrebbe derivare il potere di guarire del ciarallo, e il fatto di avere dimestichezza con essi è sottolineata nel Vangelo di Marco in cui Gesù disse agli apostoli:<< Andate per il mondo, predicate il Vangelo ad ogni creatura.
Chi crederà sarà salvo.
Ed ecco i miracoli che accompagneranno coloro che avranno creduto: cacceranno i demoni in nome mio, prenderanno in mano i serpenti…>>.
Il serpente quindi sotto la lingua del ciarallo è una sorta di antidoto contro le mortali insidie, che nella simbologia cristiana rappresentano il male.
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[1] Rivelli F., Casa e Patria, ovvero il dialetto e la lingua. Guida per i Materani, Conti, 1924, pag.43.