martedì 3 dicembre 2024

SERATA CRISPE E VINO ORGANIZZATA DALLA PARROCCHIA SANT'ANTONIO DI PADOVA MARINA DI NOVA SIRI 2024 12 08

PARROCCHIA SANT'ANTONIO DI PADOVA 
ORGANIZZA
SERATA CRISPE E VINO
DOMENICA 8 DICEMBRE ORE 18:30
MARINA DI NOVA SIRI 2024 12 08 

#ParrocchiaSant'AntoniodiPadova, #DonMarioLacolla,


TRI.DO.SA. ENEA GIORNATA DONAZIONE SANGUE E PLASMA PRESSO IL CENTRO ENEA ROTONDELLA MERCOLEDÌ 18 DICEMBRE 2024

TRI.DO.SA. ENEA 

GIORNATA DONAZIONE 
SANGUE E PLASMA

MERCOLEDÌ 18 DICEMBRE 2024 
PRESSO IL CENTRO ENEA 
 ROTONDELLA 2024 09 20



lunedì 2 dicembre 2024

II INCONTRO CORSO ALFABETIZZAZIONE DIALETTALE ROTONDELLESE PROF.SSA PATRIZIA DEL PUENTE ROTONDELLA 2024 12 12

 

SECONDO INCONTRO

CORSO DI ALFABETIZZAZIONE 
DIALETTALE ROTONDELLESE

a cura della Prof.ssa Patrizia Del Puente

ORGANIZZATO DA

ASSOCIAZIONE ROTUNDA MARIS 

GIOVEDÌ12 DICEMBRE 2024

 
La partecipazione è aperta a tutti.
Agli iscritti frequentanti, 
sarà rilasciato un attestato 
di partecipazione al corso.


l'evento e' organizzato 

IN COLLABORAZIONE CON IL 
COMUNE DI ROTONDELLA E IL
CENTRO INTERNAZIONALE DI DIALETTOLOGIA A.L.BA.


I corsi, completamente gratuiti, si svolgeranno a Rotondella e avranno come docente,  la Professoressa Patrizia Del Puente, Direttrice del Centro Internazionale di Dialettologia A.L.Ba., docente di Glottologia e Linguistica dell’Università degli Studi della Basilicata.

Le lezioni verteranno principalmente sulla alfabetizzazione dialettale rotondellese

Per una migliore organizzazione, è opportuno comunicare l'adesione ai corsi, inviando una mail a: 

dialettorotondellese@rotundamaris.it o tramite whatsapp al numero 3394530381, indicando il proprio nome e cognome, città e numero di telefono.

Gli  iscritti fuori sede, potranno seguire i corsi tramite le piattaforme dedicate, per video conferenze, riceveranno il link di collegamento per ogni lezione, al contatto segnalato.

Agli iscritti frequentanti, sarà rilasciato un attestato di partecipazione al corso.

Stiamo verificando la possibilità di crediti formativi, per studenti e insegnanti.

Le Associazioni e i cittadini che intendono aderire anche al gruppo di lavoro, che collaborerà con il Centro Internazionale di Dialettologia, devono darne comunicazione tramite mail sempre all'indirizzo dialettorotondellese@rotundamaris.it, specificando " PARTECIPAZIONE AL GRUPPO DI LAVORO", indicando il proprio nome e cognome, città e numero di telefono.

L'adesione al gruppo di lavoro, non obbliga la presenza, il tutto può essere svolto tramite il web, interagendo sulla pagina "Amici del dialetto rotondellese" immettendo i vocaboli, poesie, proverbi ecc...

Le Associazioni aderenti, sono pregate di inviare anche il logo dell'Associazione di appartenenza.

L'adesione ai corsi o al gruppo di lavoro non comporta alcun vincolo, da ambo le parti, essendo il tutto completamente gratuito.

Cordiali saluti

                                                                                                                        Cosimo Stigliano

  

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domenica 1 dicembre 2024

TENGH' NU BRUTT CARATT'R' DI FRANCO GALOTTO ROTONDELLA 2024 12 01

TENGH' NU BRUTT CARATT'R' 
 di Franco Galotto
ROTONDELLA 2024 12 01


 

Tengh' nu brutt caratt'r'

                 

 

Sul' j pisc' mort'...s' fan' traspurtà ra corrent'.

Jè, rich' quir' ca pens', suh' fatt acquu'ssi'.

Hegg  ritt... na cos' ca  non t' piac'r'?... Piac'r' a mij!

S' je cang stu caratt'r', fazz cuntent'... ma non m' fazz cuntent'.

Tengh nu  brutt caratt'r'? Jè u mej e m'hu  tengh'.

T' ric'n'... ch' brutt caratt'r' ca ten's'!

t' neja pr'ja'... p'cchi'...jè du tuj,

tu si quir'! e n'sciun' jè  com' a tij.

poh'...cj' su... pur' quir' ca t' capisc'n' pur' s' non parl's'.

Ma po'...nonn'è brutt...jè caratt'r'

 

 

Solo i pesci morti...si fanno trasportare dalla corrente. ( metafora )/ Dico quello che penso, sono fatto cosi'. /  Ho detto qualcosa che a te non piace?piace a me. / Se dovessi cambiare questo carattere, faccio contenti...ma non mi faccio contento. / Ho un brutto carattere? è mio e me lo tengo. / Ti dicono...che brutto carattere che hai! / devi esserne contento perchè è quello tuo, / tu sei quello, e nessuno è come te. / Poi...ci sono quelli che ti capiscono anche se non parli../ ma, non è cattivo carattere, è avere carattere.

APPELLO DEI VESCOVI DI BASILICATA PER RIDARE SPERANZA ALLA NOSTRA GENTE POTENZA 2024 12 01

 Appello dei Vescovi 
di Basilicata 
per ridare speranza 
alla nostra gente
POTENZA 2024 12 01

                         


 Di fronte alla grave crisi che sta investendo diversi ambiti economici della Basilicata, tra i quali il settore automotive, con il rischio concreto di migliaia di posti di lavoro persi, noi Vescovi eleviamo ancora una volta un accorato appello a tutte le istituzioni e a tutti i cittadini.

  1. Siamo convinti che, in nome del Vangelo, occorre ridare speranza alla nostra gente. E’ urgente, infatti, una radicale presa di coscienza ed una straordinaria mobilitazione dei ‘mondi vitali’ della nostra Regione per vincere le sfide della transizione che ci attendono, riportando al centro la dimensione comunitaria della persona che vive e lavora nelle nostre fabbriche, nelle città e nelle aree interne. L’impatto socio-economico delle ultime  crisi mondiali, aggravato dalla pandemia e dalle instabili condizioni geo-politiche ha provocato anche nella nostra Regione, come in altre parti del Mezzogiorno, una marginalizzazione insostenibile ed un impoverimento demografico e sociale, la riduzione della base produttiva e occupazionale, la diseguaglianza tra cittadini e territori. La grande sfida  – nazionale ed europea – consiste nel proteggere i ceti sociali più fragili, il mondo del lavoro che cambia e spostare l’asse verso uno sviluppo più giusto, equo e solidale. La transizione ecologica è chiaramente necessaria ma non può avvenire a discapito della dignità delle persone in ogni dimensione del loro essere. Essa ci sfida rappresentando l’opportunità di fare nostro un nuovo modello di sviluppo che, riconoscendo la centralità del lavoro umano e della dignità della persona umana, risulti efficacemente capace di coniugare sostenibilità e giustizia economica, sociale ed ambientale.

 

  1. Il nostro territorio, pur segnato da evidenti criticità e contraddizioni, presenta notevoli potenzialità, purtroppo ancora inespresse e divise. Pensiamo ad esempio ai numerosi “beni comuni” che lo caratterizzano: ambiente, acqua, riserve delle aree forestali, ecc…. Tali risorse naturali, se adeguatamente valorizzate, possono senza alcun dubbio contribuire a rafforzare l’ossatura della nostra economia. La sfida che ci sta davanti è di sconfiggere un pessimismo latente ed una incapacità di una visione comune di rinascita socio-economica, avviando una ripresa oggettiva che non può prescindere dal porre la nostra Basilicata in rete con il resto del Mezzogiorno. È necessario anche favorire un protagonismo sinergico delle diverse aree del territorio, che superi squilibri e contrapposizioni. Noi Vescovi, con le nostre comunità ecclesiali, ancora una volta, auspichiamo un cambio di paradigma, capace di generare scelte nuove e coraggiose.

 

  1. Con la forza del Vangelo e con le ragioni delle donne e degli uomini di buona volontà che vogliono operare per il bene comune chiediamo:

A. Significativi investimenti infrastrutturali: anche alla luce della possibilità di autonomie differenziate, risulta non più derogabile fornire la nostra Regione di adeguate dotazioni infrastrutturali per superare l’isolamento e portare i nostri cittadini alla contemporaneità.

B. Nuove politiche industriali: occorre, infatti, un piano nazionale e regionale che sostenga la riconversione industriale, promuovendo investimenti in settori innovativi e a basso impatto ambientale, creando nuove opportunità occupazionali.

C. Investimenti nella formazione: è fondamentale garantire percorsi di formazione continua e di riqualificazione professionale, che superando l’atavico disallineamento tra domanda ed offerta, riescano finalmente a garantire  ai lavoratori le competenze necessarie per affrontare le nuove sfide del mercato del lavoro. E’ prioritario garantire ai giovani la continuità dei percorsi formativi e lavorativi ed assicurare al territorio quelle professionalità tecniche, scientifiche ed umanistiche indispensabili per la ripresa e l’innovazione, concorrendo ad aumentare il numero dei giovani in possesso di una qualifica o di un diploma professionale, di un titolo di formazione terziaria e di laureati.

D. Politiche attive del lavoro: servono misure concrete per favorire il reinserimento lavorativo delle persone che perderanno il posto di lavoro, come incentivi all’autoimprenditorialità, tirocini e borse di studio. Non possiamo dimenticare, inoltre, le gravi ripercussioni che questa crisi sta avendo sui nostri giovani, già duramente provati dalla difficoltà di trovare un primo impiego stabile, e sulle donne, spesso costrette a conciliare lavoro e famiglia. È necessario introdurre azioni mirate per sostenere l’inserimento lavorativo dei giovani, attraverso Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO) e tirocini professionalizzanti e, nel contempo, promuovere più efficacemente politiche di armonizzazione dei tempi di vita e di lavoro per consentire alle donne di partecipare pienamente al mercato del lavoro e alla vita sociale del Paese. Essenziale è anche la creazione di contesti che favoriscano una più marcata radicazione sul territorio delle Università e dei Centri di Ricerca per implementare e sostenere le attività di formazione di uomini liberi, capaci di pensiero critico divergente, e la produzione di conoscenza e le attività di ricerca per il progresso della società. A tal fine, fondamentale è la sinergia con il sistema produttivo per il trasferimento delle conoscenze e delle migliori tecnologie disponibili.

 

Di assoluto rilievo è l’emergenza del settore auto per gli impatti indiscutibili di crisi e di tenuta del tessuto sociale ed ambientale che esso ha nella nostra Regione. Tutto ciò rappresenta indiscutibilmente il più significativo asse manifatturiero regionale: un settore che è ormai connaturato alla economia regionale, come distretto produttivo avanzato e foriero di quella cultura industriale che ha costituito la novità più rilevante della Basilicata moderna dopo gli anni ‘80. A livello internazionale, la tendenza alla decarbonizzazione ha prodotto nuovi scenari nel campo dell’automotive con effetti spesso di deindustrializzazione, con impatti socio-economici allarmanti e pericolosi per la tenuta sociale dei Paesi. I dati e le informazioni recenti non sono confortanti. Come emerge da report accreditati si registra un sostanziale arretramento sul piano occupazionale, con conseguenti preoccupazioni anche in presenza di piani di industrializzazione che prevedono la produzione di nuovi modelli, come ad esempio il caso dell’Azienda Stellantis. Occorre necessariamente ristabilire la “strategicità” dello stabilimento di Melfi. Siamo consapevoli che la crisi del settore è complessa e va approcciata in maniera sistematica. Sono necessari accordi e visioni coraggiose ed innovative a partire da alcuni temi e scelte fondamentali.

È tempo di agire in modo coordinato, coinvolgendo le parti sociali, l’Europa, il Governo nazionale e le istituzioni locali.

Insieme siamo chiamati tutti a costruire una visione di futuro per la nostra Basilicata, in cui la crescita economica vada di pari passo con la giustizia sociale e la tutela dell’ambiente.

 Potenza, 1° dicembre 2024  –  I domenica di Avvento

I Vescovi di Basilicata 



#VescoviDiBasilicata, #Mons.CiroFANELLI, #Mons.VincenzoCarmineOrofino, #Mons.FrancescoSirufo, #Mons.AntonioGiuseppeCAIAZZO, #Mons.DavideCARBONARO