FALO' IN ONORE DI SANT'ANTONIO
TRADIZIONI LUCANE CHE RITORNANO
di Domenico Friolo
Rotondella 2021 01 13
Tutti del paese di Rotondella, partecipavano.
Ognuno con la sua fascina: un quartiere raccoglieva ramaglie, un altro legna tagliata per bene, altri ancora con pezzi di tronchi per ricavarne "" tizzoni "" da trasportare, poi a casa, ancora ardenti.
Era come gareggiare tra i quartieri nel preparare questo accumulo di legna per fare il fuoco da accendere per festeggiare Sant'Antonio, prima ancora che si svolgesse la corsa dei cavalli in mattinata.
I bimbetti, i ragazzini partecipavano a modo loro, a gruppetti di quattro o cinque, si cimentavano in tutto, come i grandi, ma con maggiore entusiasmo.
Questo era il loro momento magico rappresentato con la corsa nei sacchi detti
"" di Racana "".
I bambini correvano insaccati con solo la testa che spuntava fuori dal sacco.
Ed era spettacolo puro osservare il loro volto nel mutare atteggiamento durante la corsa: saltavano, correvano, cadevano, si rialzavano e si rincorrevano, inseguivano...
I nonni, i fratelli maggiori, il padri li incitavano a squarciagola.
Il premio per questi ragazzini era un rotolo di salsiccia che veniva posto al loro collo.
Nel bel borgo lucano, nel freddo gennaio, anno dopo anno, in onore di Sant'Antonio, la tradizione si rinnova anche ai nostri giorni ed il principale evento è rappresentato dal grande falò nei pressi della chiesa Madre.