domenica 17 gennaio 2021

LA FERA CHIUSA di Domenico Friolo Rotondella 2020 01 17

LA FERA CHIUSA
di Domenico Friolo
Rotondella 2020 01 17

 


Di giorno è un bel vedere:

passeggiando alla Fera Chiusa

mare, colline, pianura

sole infuocato in cielo

eppure c'è aria tersa e pura...

Ma di notte...è altra cosa.

In un silenzio mortale e buio

dove tutto svanisce, salvo...:

che a sera, nella Fera Chiusa,

al contrario del giorno: osservo

un gatto và alla ricerca di un topo,

e il cane alla ricerca d'un gatto.

I ragni appostati al bordo

della ragnatela, sono in attesa

dell'incauto insetto notturno,

attratto dalla luce e dal tepore

di un lampione, dove il ragno

ha posto la sua trappola,

ma su di lui, un geco,

è pronto ad attaccarlo.

Poi un improvviso battere di ali

e lo sguardo cattura il volo

di una civetta rapace,

per un attimo illuminata

dalla luce di un lampione,

che termina il suo volo

in un foro nel muro di pietra

di una vecchia casa deserta.

Folate di vento creano spifferi

dalle mani invisibili che tormentano

un' imposta lasciata libera

per arieggiare una stanza

provocando un sinistro sbattere

ed un rauco ronzio dei rotatori.

Sensazioni da film giallo

e come se non bastasse

giunge il crepitio dei passi

di un uomo che appare spuntando

dall'unico arco che sovrasta

il breve passaggio tra due vie

È un uomo alto, con occhiali

e baffetti su cui poggiano i fori

di un lungo naso arrossato dal vino.

Dicono di lui le storie di paese:

sia un vecchio bugiardo: chissà...?

Si volta, mi vede è timoroso e va via.

Topi, gatti, cani, ragno, geco, insetti

e la civetta, guardano senza capire

Ripeto: stritt a fogghia, larg a vía

r'cet a vost, cà iè, egge ritt a meia.

È la voce di una nonna che racconta

delle favole ai nipotini accanto a lei.

SI è fatto tardi, è ora di dormire

e alla Fera Chiusa, iniziano i sogni.