ROTONDELLA, NEI FREMITI DELLA MEMORIA di DOMENICO FRIOLOROTONDELLA 2024 08 05
Nei fremiti della memoria, il proprio paese assume infinita
essenza. Il lucano è fedele al suo passato; nella buona o cattiva sorte, egli
non dimentica la radice, come fosse un libro di pietra: tra vette o fossi, tra
nevi o sole, osserva le pagine aperte da folate di vento ricolme di voci da
meriggi aridi, torridi dove diveniva forte il desiderio di pioggia
rinfrescante, leggera. Già… anch’io ho vissuto tutto questo; come altri ragazzi
dalle enormi chiome che con le chitarre narravano quei tempi: proteste senza
ali, ne spari, ma con tanti fiori profumati e colorati che lanciavano i loro
semi nelle pieghe di giorni futuri. Ragazze che non si imbellettavano, se non
d’amore, manifestato liberamente come bandiera di una conquista. Ma come
dicevo, noi lucani, mai dimentichi delle nostre origini, il tempo di gioventù
andato, trascorso passato, portando con sé le chiome allungate, come le
chitarre, ora silenti. I nostri capelli divenuti bianchi e diradati a
testimoniare ciò che siamo: lucani nell’osso, e amanti della Lucania nel cuore.
Che si chiami Potenza, Matera, Melfi o Policoro o in altro nome.
#FremitiDellaMemoria,
in copertina, pittura ad olio di Antonio Di Matteo