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lunedì 31 marzo 2025
Video 6° INCONTRO ALFABETIZZAZIONE DIALETTALE ROTONDELLESE PROF.SSA DEL PUENTE ROTONDELLA 2025 03 31
SESTO INCONTRO
domenica 30 marzo 2025
PHOTOGALLERY DIOCESI TURSI LAGONEGRO INCONTRO DIOCESANO DI FORMAZIONE CON LA PROF.SSA SERENA NOCETI FRANCAVILLA IN SINNI 2025 03 30
DIOCESI TURSI LAGONEGRO
INCONTRO DIOCESANO
DI FORMAZIONE PERMANENTE
LA SPERANZA CONDIVISA
CON LA
PROF.SSA SERENA NOCETI
PRESIEDE
S.E. MONS. VINCENZO OROFINO
FRANCAVILLA IN SINNI 2025 03 30
Video DIOCESI TURSI LAGONEGRO INCONTRO DIOCESANO DI FORMAZIONE CON LA PROF.SSA SERENA NOCETI FRANCAVILLA IN SINNI 2025 03 30
DIOCESI TURSI LAGONEGRO
INCONTRO DIOCESANO
DI FORMAZIONE PERMANENTE
LA SPERANZA CONDIVISA
CON LA
PROF.SSA SERENA NOCETI
PRESIEDE
S.E. MONS. VINCENZO OROFINO
FRANCAVILLA IN SINNI 2025 03 30
GUIDO VICINO DI PEPPINO MOLINARI RACCONTA POLICORO 2025 03 29
GUIDO VICINO
di PEPPINO MOLINARI
RACCONTA POLICORO 19a puntata
POLICORO 2025 03 29
INTITOLAZIONE VILLA COMUNALE A GUIDO VICINO POLICORO 2015 07 10
Guido
Vicino politico di profonda fede Cristiana
La sua
fu una visione di una cittadina rispettosa dell’ambiente, di uno sviluppo
sostenibile che ha fatto di Policoro un punto di riferimento non solo nel
metapontino ma in tutta la regione. Si prodigò per la istituzione di nuovi
Istituti Superiori, chiese ed ottenne un finanziamento importante per il
raddoppio del Museo Nazionale della Siritide in seguito alla visita a Policoro
del Ministro della Pubblica Istruzione on. Ferrari Aggradì accompagnato da
Emilio Colombo, sviluppò diverse azioni a favore delle persone disabili e
promosse le prime associazioni sportive.
Uomo di
grande ed autentica fede Cristiana, dirigente stimato dell’Enel, ha ispirato
tutta la sua vita sia che politica che privata ai valori ed agli ideali
cattolici improntati alla coerenza ed alla rettitudine dei comportamenti.
Il suo
impegno non fu solo politico ma anche sociale nelle Acli di Policoro e
regionale e poi nel gruppo di Rinnovamento dello Spirito lasciando ovunque ha
operato una traccia indelebile. A distanza di quasi 11 anni dalla sua scomparsa
(16 luglio 2010) in molti è ancora vivo il suo ricordo ed il suo insegnamento
animato sempre da una grande passione civile per perseguire il bene comune a
favore dei ceti più deboli e degli ultimi. Bene ha fatto l’amministrazione di
Policoro ad intitolargli negli anni scorsi la villa comunale. Per me è stato un
onore averlo avuto “padrino della mia cresima“ il 29 giugno 1961 nella
Cattedrale di Potenza.
𝐨𝐧. 𝐏𝐞𝐩𝐩𝐢𝐧𝐨 𝐌𝐨𝐥𝐢𝐧𝐚𝐫𝐢
giovedì 27 marzo 2025
DIOCESI TURSI LAGONEGRO INCONTRO DI FORMAZIONE CON PROF.SSA SERENA NOCETI FRANCAVILLA IN SINNI 2025 03 30
DIOCESI TURSI LAGONEGRO
INCONTRO DIOCESANO
DI FORMAZIONE PERMANENTE
LA SPERANZA CONDIVISA
INTERVIENE
PROF.SSA SERENA NOCETI
PRESIEDE
S.E. MONS. VINCENZO OROFINO
FRANCAVILLA IN SINNI 2025 03 30
mercoledì 26 marzo 2025
24 ORE PER IL SIGNORE "SEI TU LAMIA SPERANZA" PARROCCHIE DI POLICORO 2025 03 28 29
24 ORE PER IL
SIGNORE
SEI TU LAMIA SPERANZA
PARROCCHIE DI POLICORO
28 - 29 MARZO
POLICORO 2025 03 28 29
martedì 25 marzo 2025
PHOTOGALLERY CANTO ALLA VITA…FRA MUSICA E PAROLE” CAV CENTRO DI AIUTO ALLA VITA POLICORO 2025 03 25
CENTRO DI AIUTO ALLA VITA
CANTO ALLA VITA…FRA MUSICA E PAROLE”
Martedì 25 marzo
POLICORO 2025 03 25
Video CANTO ALLA VITA…FRA MUSICA E PAROLE” CAV CENTRO DI AIUTO ALLA VITA POLICORO 2025 03 25
CENTRO DI AIUTO ALLA VITA
PRESENTA
CANTO ALLA VITA…FRA MUSICA E PAROLE”
Martedì 25 marzo
POLICORO 2025 03 25
lunedì 24 marzo 2025
PHOTOGALLERY VEGLIA DI PREGHIERA IN MEMORIA DEI MISSIONARI MARTIRI ROTONDELLA 2025 03 24
DIOCESI TURSI LAGONEGRO
VEGLIA
IN MEMORIA DEI MISSIONARI MARTIRI
ANDATE E INVITATE
24 MARZO
ROTONDELLA 2025 03 24
Video VEGLIA DI PREGHIERA IN MEMORIA DEI MISSIONARI MARTIRI ROTONDELLA 2025 03 24
DIOCESI TURSI LAGONEGRO
VEGLIA
IN MEMORIA DEI MISSIONARI MARTIRI
ANDATE E INVITATE
24 MARZO
ROTONDELLA 2025 03 24
NUIJ, JERM QUIR UAGN'NEDD di Domenico Friolo ROTONDELLA 2025 03 24
NUIJ, JERM QUIR UAGN'NEDD di Domenico FrioloROTONDELLA 2025 03 24
NUIJ, JERM QUIR UAGN'NEDD
in vernacolo
rotondellese
Nant a portcedd
ra casa lor,
c'er'ne ghiucajn
duj
fratcedd.
M'ngucc e
Tanin
ca' iern cuggin
passann
raddà,
uardaijn e r'rijn
e sfuttijn
i rui fratcedd:
" Si vir'r u cul,
si vir'r u
cul" .
Cumbinazion: i fratcedd
avijn i
cavzcedd nov
fatt a man r'u sart
ma.... c'u spacc ngul.
Oij com r'rijn
oij com
sfuttijn
i cuggin stuzziatedd,
e sfuttijn
cantann:
"" I cul ra for, i cul ra for,
jan i cul
ra for. ""
I rui fratcedd,
pa vr"gogn
s n scappaijn
nda cas p's
ammuccià
a mamma lor, subbt,
s'affacciaijr
a u purtedd e uizzaijr
contr a
nuij ruij.
<< Oij Mingucc e
Tanin:
a f'nsces
r sfutt
i uagnun meij
scunguriatv, jatvinnnnnn.
mbaurat fuijn a cucchie
Tanin e
Mingucc
e pò, furb, s scucchiajn:
Tanin ijr
a la cas
e M'ngucc a lu forn
ma pront a
fa r'torn...
Quist jerm nuj uagnedd:
allegr e
futtent...
Domenico Friolo
#MaestroBongarzoni,
domenica 23 marzo 2025
RACCOLTA SOLIDALE 25 MARZO "GIORNATA DELLA VITA NASCENTE" CENTRO DI AIUTO ALLA VITA POLICORO 2025 03 25
CENTRO DI AIUTO ALLA VITA
25 marzo "GIORNATA DELLA VITA NASCENTE"
RACCOLTA SOLIDALE
𝐈𝐩𝐞𝐫𝐅𝐮𝐭𝐮𝐫𝐚, via Resia, ore 9:00-13:00
CANTO ALLA VITA…FRA MUSICA E PAROLE”
𝐂𝐡𝐢𝐞𝐬𝐚 “𝐆𝐞𝐬𝐮̀ 𝐦𝐚𝐞𝐬𝐭𝐫𝐨" - Centro giovanile, piazza “P. Minozzi” ,ore 19,00
POLICORO 2025 03 25
25 marzo "GIORNATA DELLA VITA NASCENTE"
sabato 22 marzo 2025
PHOTOGALLERY PAESAGGI DELLA SIRITIDE MUSEO ARCHEOLOGICO DELLA SIRITIDE POLICORO 2025 03 22
MUSEO ARCHEOLOGICO DELLA SIRITIDE IL PAESAGGIO DELLA SIRITIDEGIORNATA NAZIONALE DEL PAESAGGIO POLICORO 2025 03 22
Presentazione e percorso tematico a cura dell'Associazione Archeoart della Basilicata,con la partecipazione dell'Associazione Rotunda Maris
NICOLA BUCCOLO "LE PAROLE RITROVATE DEL PRIMO INCONTRO CON IL MARE" DI PASQUALE DORIA - RACCONTA POLICORO 2025 03 22
NICOLA BUCCOLO "LE PAROLE RITROVATE DEL PRIMO INCONTRO CON IL MARE" DI PASQUALE DORIA RACCONTA POLICORO 18a PuntataPOLICORO 2025 03 22
RACCONTA
POLICORO, 18a Puntata
Le parole ritrovate del primo incontro con il mare
Policoro
2025 03 22
Fu uno
sguardo lungo, forse il più insistito della sua vita. Un folto gruppo di
persone di varie età, curioso e timoroso allo stesso tempo, si radunò alla
buon'ora. Il cielo era già libero dall'incertezza tra la notte e il giorno,
quando iniziò uno speciale pellegrinaggio in mezzo a strade sterrate e sentieri
polverosi. In primavera inoltrata, i campi verdissimi si piegavano al vento
profumato di terra. Strada facendo, s'impreziosì di un'insolita arietta
frizzante, balsamica e iodata, che lieve sbatteva a tratti direttamente in
faccia.
Il
racconto di Nicola Buccolo l'ho sentito ripetere più e più volte, direttamente
dalla sua viva voce. Le parole potevano cambiare, ma le descrizioni rimandavano
allo stesso stato d'animo, quello di uomini e donne che in tutta la vita
avevano conosciuto solo distese di zolle scure strappate faticosamente ai
lontani rilievi collinari da cui provenivano. Si erano spostati direttamente
dalle alture dei muti nodi della Lucania interna, figli di pietre antiche che
sapevano e contavano il tempo meglio di qualunque essere vivente. Il mondo per
loro finiva lì, concluso nel luogo in cui il lavoro si intrecciava alla fatica
e dove la terra restituiva solo ciò che le si chiedeva al prezzo di sudore e
sacrifici enormi. Ma quel giorno no, era diverso. Tutto cambiò, iniziò
esattamente da quel momento e niente fu uguale a prima, perché quel giorno
qualcuno iniziò a parlare di una bellezza unica, quella del mare. Evocazione
che aveva l'ardire di una promessa quasi proibita, una ragione in più per
osare, esplorare e non farsi intimorire dall'ignoto.
Nicola
Buccolo è stato per decenni il corrispondente da Policoro del quotidiano in cui
lavoravo, la Gazzetta del Mezzogiorno. Ero molto più giovane di lui e lo
rispettavo, mettendo da parte ogni gerarchia. Prevalse gradualmente l'amicizia
e l'interesse crescente per il territorio al centro delle sue cronache, avvenne
dopo una serie di articoli sulla nascita degli “Stati Uniti dello Jonio”, come
usava chiamare i centri affacciati sul mare. Di contro, non gradiva più di
tanto l'appellativo di “California del Sud”. Così, un giorno, di passaggio
dalla redazione di Matera, tra una chiacchiera e l'altra, volle farmi partecipe
di un'esperienza speciale che, indelebile, è rimasta fino a oggi impigliata
nella mia memoria.
Impossibile
restituire, anche solo vagamente, il soffio vitale di quella narrazione che la
prima volta suonò quasi come una dolorosa confessione. Inutile cercare di
imitare il ritmo cadenzato dei suoi argomenti, di chi era andato via da un
paesino aggrappato all'argilla e che non di rado tornava con le sue suggestioni
ritrovate a descrivere una rivelazione sensazionale: la scoperta del mare. La
rievocava con termini che sembravano appartenere al mondo delle fiabe.
L'ho
invitato più volte a divulgare e a condividere un'esperienza così intensa,
anche ad altri amici comuni. L'effetto non è mai stato diverso, coinvolgente e
toccante. Senza farsi pregare più di tanto, partivano lente, non prive
d'ispirazione e quasi con un filo di voce, dettagliate annotazioni riguardanti
un'acqua senza fine. Seguiva la descrizione di un moto incessante, di onde che
si rincorrevano una dopo l'altra. Onde, sempre nuove e altre ancora, come una
voce ininterrotta, suadente, liquida, a tratti decisa, più brusca, ma che in ogni
caso nessuno avrebbe potuto mai fermare.
No, non
si poteva contenere in alcun modo quel moto perenne. Ogni cosa accadde di colpo
oltre la duna e al di là dei canneti che coprivano la vista. Ora lo sguardo era
libero. All’improvviso, la terra come quella che loro conoscevano, smise di
esistere. Il sentiero nell'erba era già alle spalle da un pezzo e le zolle,
quelle solite, quelle di sempre, iniziarono a cambiare forma, colore e
consistenza. Era la duna, terra diventata più chiara e finissima proprio lì dove
lo spazio di colpo si curvò e meraviglioso si aprì davanti ai loro occhi un
orizzonte sconfinato. Con i piedi nella sabbia erano arrivati al cospetto di
qualcosa di immenso e di indicibile: il mare, quella cosa ignota di cui avevano
sentito solo parlare, che mai avevano incontrato così da vicino, era lì.
Proprio sotto i loro nasi, mentre venivano insistentemente interrogati e
sommersi da dubbi, raffiche di domande senza risposte.
Prese il
sopravvento un turbinio di sentimenti contrastanti e, quasi per incanto, si
fermarono tutti come pietrificati. Lì davanti, non un albero, non una collina,
c'era solo quel blu d'infinite tonalità cangianti. Smisurato, pareva
inghiottire il cielo, finanche l'azzurro senza nuvole che i loro occhi
indovinavano solo per via del sole sospeso sull'acqua luccicante, una distesa
impreziosita ovunque da una incalcolabile sequenza di riverberi argentati.
Rimasero
tutti in silenzio, incapaci di trovare parole adatte a commentare un’emozione
che scoppiava in testa e nel petto, troppo grande. Solo un paio si misero a
ridere, d'un riso nervoso, pieno di incertezze, come bambini davanti a una
potente magia. Mentre chi aveva il cappello se lo tolse, sentendosi quasi al
cospetto di un sacro rituale. Era l'espressione immanente dell'immenso e
dell'ignoto che aveva soggiogato quei nuovi abitanti arrivati da ogni parte
della Basilicata. Furono chiamati per far rinascere sulle rovine di quella
greca una nuova Eraclea, ora la ripopolavano insieme, anche senza essersi mai
conosciuti prima. Dividevano il pane quotidiano nel giovane comune di Policoro,
allora decisamente in via di espansione ben oltre le vecchie casette dei
contadini intorno al castello dei Berlingieri. Erano diventati loro i nuovi
protagonisti, benché ancora inconsapevoli, gli eroi civili di una vicenda epica
maturata nella grande piana del Metapontino, striscia feconda strappata alle
paludi e alla malaria con ostinazione e bonifiche ciclopiche.
«Dove
finisce?» chiese quasi scosso da tanta potenza uno dei più anziani. Ma nessuno
seppe rispondere. Ancora silenzio, mentre qualcuno provò ad avvicinarsi
all’acqua con cautela, come si fa con qualcosa di vivo e imprevedibile. Un
altro allungò una mano, lasciò che l’onda gli bagnasse le dita callose e
ridacchiò appena. Era fresca, era vera. Un altro ancora ne prese un sorso e
schioccò la lingua a causa del sale, aveva gli occhi sbarrati per la sorpresa.
La maggior parte rimase ferma, sempre titubante e silente. I pensieri, però, si
avvertivano, svolazzavano tutto intorno come e molto più delle parole.
Conoscevano poco, sapevano solamente di vaghi accenni circa la natura di quella
cosa lì davanti. Ora, realizzavano che avevano perso chissà quante pagine di
vita, una cognizione del mondo inconcepibile fino a quello straordinario
momento e che, invece, adesso li precipitava nel bel mezzo di un capitolo
colorato e incommensurabile, in grado di arricchire violentemente le loro vite,
solitamente durissime, private fin dalla nascita di un simile prodigio della
natura.
Il sole,
intanto, continuava a scherzare con la superficie, accarezzava distese liquide
in cui i riflessi si stavano facendo gradualmente dorati nella loro
straordinaria danza giocata nell'acqua. Per tutti loro si trattava di una
continua rivelazione. Capirono solo allora che la terra era dura, familiare,
rassicurante. Il mare, invece, era di più, una nuova promessa di infinito.
Qualcosa di presente e possente, eppure impalpabile, non comprimibile in un
gesto o un solo pensiero, mentre il vento continuava a portare con sé l’odore
salmastro e il rumore delle onde.
Poi,
qualcuno gridò: «Guardate!». Il sole iniziò a calare verso la superficie del
mare, un tuffo tra le nubi ormai rossastre che nessuno di loro avrebbe potuto
neppure fantasticare. Uno spettacolo rappresentato lì davanti, sconfinato, un
sogno senza precedenti, un cielo dolcemente ferito dal tramonto si mostrava
solo a loro e presto si sentirono, forse come mai era accaduto prima, piccoli,
piccolissimi.
Allo
stesso tempo, inspiegabilmente, compresero di fare parte di qualcosa di più
grande. Quella distesa d'acqua era ormai anche una nuova frontiera. Lo sapevano
bene mentre, sempre nel silenzio di chi è capitato in mezzo a un uragano di
sensazioni senza precedenti, iniziarono a tornare lentamente verso il paese e
le nuove case. Lo fecero giurando mentalmente che quel mare era anche il loro,
che lo avrebbero amato e difeso e che di lì, tra terra e mare, dalla loro casa
non sarebbero andati via, mai più.
Pasquale Doria
Video PAESAGGI DELLA SIRITIDE MUSEO ARCHEOLOGICO DELLA SIRITIDE POLICORO 2025 03 22
MUSEO ARCHEOLOGICO DELLA SIRITIDE IL PAESAGGIO DELLA SIRITIDEGIORNATA NAZIONALE DEL PAESAGGIO POLICORO 2025 03 22
Presentazione e percorso tematico a cura dell'Associazione Archeoart della Basilicata,con la partecipazione dell'Associazione Rotunda Maris
venerdì 21 marzo 2025
L’ENEA E LE ATTIVITÀ CON L’IMPIANTO PILOTA DI SEPARAZIONE DELLE TERRE RARE RESP. SIEPE VINCENZO ENEA TRISAIA ROTONDELLA 2025 03 21
ENEA TRISAIA
TERRE RARE
IMPIANTO PILOTA
DI SEPARAZIONE
RESPONSABILE
SIEPE VINCENZO
RAI TG3 LEONARDO
ROTONDELLA DICEMBRE 2001
RAI3 TG3 “LEONARDO” TERRE RARE/SIEPE_VINCENZO con il Giornalista Michele Ruggiero della sede RAI di Torino Dicembre 2001.
L’ENEA e le attività sulle TERRE RARE a partire già dal 1989
All’indomani del referendum sul nucleare, in ENEA cessavano le attività nucleari negli impianti di ricerca e quindi veniva fermato anche l’impianto ITREC nel nostro Centro della Trisaia.
Il Dipartimento Ciclo del Combustibile Nucleare, allo scopo di diversificare le attività in altri settori diversi da quello nucleare pur mantenendo determinate competenze maturate negli anni passati, riguardanti in particolare la separazione di metalli per via idrometallurgia (dissoluzione in ambiente acquoso e separazione per estrazione liquido-liquido), iniziò una attività di ricerca e di sviluppo processi indirizzata alla applicazione di tali competenze nel campo della separazione e purificazione di metalli di elevato interesse economico e/o strategico, come le TERRE RARE, il platino, il palladio, il rutenio, il rodio, l’iridio, l’osmio, il gallio e il germanio.
Tale iniziativa, rivolta alla separazione e purificazione delle terre rare (o lantanidi) avrebbe dovuto portare alla progettazione, realizzazione ed alla gestione di un impianto pilota dimostrativo in grado di effettuare separazioni e purificazioni spinte delle terre rare ritenute più interessanti.
L’ENEA a seguito della sua attività pluridecennale a livello di laboratorio ed industriale sulla separazione di elementi attinidi e di prodotti di fissione mediante estrazione con solvente e cromatografia estrattiva, disponeva delle conoscenze necessarie a sviluppare tali tipo di processi.
Giunse quanto mai opportuna in quel momento un finanziamento del Ministero per lo Sviluppo del Mezzogiorno (MISM) che portò al PROGETTO INTEGRATO TRISAIA al cui interno fu approntato “Il PROGETTO TERRE RARE” che portò alla realizzazione di un Impianto Sperimentale plurifunzionale per la separazione e purificazione di metalli di elevato valore strategico e/o economico partendo da fonti primarie e/o secondarie. Tale impianto aveva lo scopo sia di diffondere nella piccola e media
7
industria italiana le tecnologie relative alla produzione, sia di incentivare le applicazioni ad alta tecnologia dei metalli speciali
A seguire:
-estratto tesi di laurea, LE TERRE RARE: ASPETTI TECNICI ED ECONOMICI
UNIBA, A.A. 1998-99;
-NOTA informativa sulle attività ENEA nel campo della separazione delle TERRE RARE (Lantanidi) a cura del ex Capo Progetto Vincenzo Siepe/ENEA-CR Trisaia, Maggio 2003;
-RAI3 TG3 “LEONARDO” TERRE RARE/SIEPE_VINCENZO con il Giornalista Michele Ruggiero della sede RAI di Torino Dicembre 2001.
FACOLTÀ DI ECONOMIA
CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA
E COMMERCIO
TESI DI LAUREA
LE TERRE RARE: ASPETTI TECNICI ED ECONOMICI
Chiar.mo Prof. Luigi
NOTARNICOLA
Dott. G.M. Nicoletti Dott. V. Siepe
Daniela NESCA
INDICE
PREFAZIONE...................................... ERROR! BOOKMARK
NOT DEFINED.
CAPITOLO
1 ASPETTI INTRODUTTIVIERROR! BOOKMARK NOT DEFINED. PREMESSA........................................................................... ERROR! BOOKMARK NOT DEFINED.
1.1
NOTIZIE STORICHE SULLA
SCOPERTA DELLE TERRE
RAREERROR! BOOKMARK NOT DEFINED.
1.2
PRESENZA IN NATURA ....................................................................................
1.3
I MINERALI DELLE TERRE RARE..................... ERROR! BOOKMARK NOT DEFINED.
CAPITOLO 2 I PROCESSI D’ESTRAZIONE E LAVORAZIONE DELLE TERRE
RARE ERROR! BOOKMARK NOT
DEFINED.
PREMESSA........................................................................... ERROR! BOOKMARK NOT DEFINED.
2.1
TECNICHE DI ESTRAZIONE DELLE TERRE RARE DAI MINERALI: NOTE STORICHEERROR! BOOKMARK NOT DEFINED.
2.2
Esperienza italiana.................................................................................. 28
2.3
PROCESSI PRODUTTIVI PER SINGOLE CLASSI
DI PRODOTTIERROR! BOOKMARK NOT DEFINED.
CAPITOLO 3 IL PROGETTO “TERRE
RARE” DEL CENTRO
ENEA-TRISAIA
ERROR!
BOOKMARK NOT DEFINED.
PREMESSA........................................................................... ERROR! BOOKMARK NOT DEFINED.
3.1
DESCRIZIONE DELL’IMPIANTO PILOTA....... ERROR! BOOKMARK NOT DEFINED.
3.2
Problematiche
relative alla realizzazione di un impianto
industriale.
Error! Bookmark
not defined.
3.3
I COSTI DELL’IMPIANTO.................................... ERROR! BOOKMARK NOT DEFINED.
CAPITOLO 4 CAMPI D’APPLICAZIONE DELLE
TERRE RAREERROR!
BOOKMARK
NOT DEFINED.
PREMESSA........................................................................... ERROR! BOOKMARK NOT DEFINED.
4.1
MAGNETI PERMANENTI..................................... ERROR! BOOKMARK NOT DEFINED.
4.2
CATALIZZATORI................................................... ERROR! BOOKMARK NOT DEFINED.
4.3 METALLURGIA....................................................... ERROR! BOOKMARK NOT DEFINED.
4.4 INDUSTRIA DEL VETRO........................................ ERROR! BOOKMARK NOT DEFINED.
4.5 INDUSTRIA DELLA
CERAMICA.......................... ERROR! BOOKMARK NOT DEFINED.
1
4.6 FOSFORI..................................................................... ERROR! BOOKMARK NOT DEFINED.
4.7 FIBRE OTTICHE....................................................... ERROR! BOOKMARK NOT DEFINED.
4.8 SUPERCONDUTTORI.............................................. ERROR! BOOKMARK NOT DEFINED.
4.9 ALTRE APPLICAZIONI........................................... ERROR! BOOKMARK NOT DEFINED.
4.10
TREND ECONOMICO............................................ ERROR! BOOKMARK NOT DEFINED.
CAPITOLO 5 I PRINCIPALI PAESI PRODUTTORIERROR! BOOKMARK NOT DEFINED.
5.1
DISTRIBUZIONE DELLA
PRODUZIONE DI TERRE RARE NEL MONDOERROR! BOOKMARK NOT DEFINED.
5.2
LE COMPAGNIE MINERARIE NEGLI ALTRI PAESIERROR! BOOKMARK NOT DEFINED.
CAPITOLO 6 LE VICENDE ECONOMICHE DEL MERCATO.. ERROR!
BOOKMARK
NOT DEFINED.
6.1
IL TREND NEL CORSO DEGLI ANNI................. ERROR! BOOKMARK NOT DEFINED.
6.2
AUSTRALIA............................................................ ERROR! BOOKMARK NOT DEFINED.
6.3
STATI UNITI........................................................... ERROR! BOOKMARK NOT DEFINED.
6.4
EUROPA.................................................................... ERROR! BOOKMARK NOT DEFINED.
6.5
ALTRI PAESI.......................................................... ERROR! BOOKMARK NOT DEFINED.
6.6
IL MERCATO
DELLE TERRE RARE IN ITALIAERROR! BOOKMARK NOT DEFINED.
6.7
DOMANDA ED OFFERTA
NEI VARI PAESI.... ERROR! BOOKMARK NOT DEFINED.
6.8
L’ANDAMENTO DEI PREZZI............................. ERROR! BOOKMARK NOT DEFINED.
CAPITOLO 7 LA TOSSICITA’ DELLE TERRE RAREERROR! BOOKMARK NOT DEFINED.
7.1
LA TOSSICITÀ PER L’UOMO............................. ERROR! BOOKMARK NOT DEFINED.
7.2
PROPRIETÀ ED APPLICAZIONI MEDICO-BIOLOGICHE DELLE TERRE RAREERROR! BOOKMARK NOT DEFINED.
7.3
LA SALVAGUARDIA AMBIENTALE................ ERROR! BOOKMARK NOT DEFINED.
CONCLUSIONI................................... ERROR! BOOKMARK
NOT DEFINED.
BIBLIOGRAFIA.................................. ERROR! BOOKMARK
NOT DEFINED.
Lì, 21/03/2025.
#TerreRare,#Enea,#EneaTrisaia,#SiepeVincenzo,#IlioCarraresi,#MazzeiGiovanni, #DonatoViggiano,